AGI – Bufera in Francia per l’aggressione a un bambino provenzale di otto anni malato di tumore al cervello sulla tribuna dello stadio di Ajaccio, dove gli è stata tolta e bruciata davanti ai suoi occhi la maglietta dell’Olympique Marsiglia che indossava.
Le indagini sul gravissimo episodio, avvenuto sabato sera prima del sentito derby tra la squadra corsa e l’Om nell’ultima giornata di Ligue 1, hanno portato all’individuazione di tre o quattro ultrà e su un uomo in particolare di stanno concentrando le indagini.
Kenzo, questo il nome del bimbo, era stato invitato insieme ai genitori nella tribuna Air Corse che si trova sopra al settore occupato dagli Orsi ribelli, gli ultrà dell’Ajaccio. Una quindicina di teppisti hanno scavalcato la recinzione e un facinoroso ha preso a pugni il padre obbligando lui e il bambino a togliersi le maglie dell’Om, per poi dargli fuoco.
“Non toccate mio figlio, è malato!”, ha urlato la mamma Amandine. Gli ultras corsi hanno fatto sapere che sistemeranno “internamente” la faccenda ma intanto è partita un’inchiesta per identificare il responsabile di quella che la procura di Ajaccio ha definito come “un’aggressione inqualificabile e ingiustificabile”, invitando tutti gli sportivi corsi a collaborare alle indagini.
Sarebbero già stati individuati tre o quattro sospetti. Il bimbo gravemente malato, originario di Cassis, si trovava allo stadio Francois-Coty con il papà e la mamma grazie a un invito omaggio. L’aggressore ha spintonato il bambino che ha anche urato la testa contro una sbarra di ferro.
Appena la sicurezza si è accorta dell’aggressione, i teppisti si sono dileguati. “Kenzo era nel panico”, ha raccontato il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria, che ha poi ospitato la famiglia nel settore riservato alla dirigenza della squadra ospite. Il bambino al fischio finale è stato accompagnato a bordo campo, ancora con il volto tumefatto, e ha potuto salutare i giocatori all’uscita dagli spogliatoi.
Il suo idolo, il centrocampista Matteo Guendouzi, si è fermato a parlare con lui. L’Ajaccio in una nota ha condannato duramente l’aggressione assicurando che “non ha nulla a che fare con i valori del club” e promettendo ogni sforzo per individuare i responsabili di un atto che “neppure la più estrema stupidità può giustificare”.
La partita è stata giocata in una clima di forte tensione tra le due tifoserie. È stata aperta un’inchiesta anche sull’aggressione di un giornalista della redazione locale di France Television avvenuta durante gli scontri tra ultras che hanno preceduto la partita.