AGI – Notte di paura e devastazione in Marocco dove un forte terremoto, 6.8 nella scala Richter, ha scosso l’intero paese, con echi anche nelle nazioni confinanti, la Mauritania, l’Algeria e perfino in Portogallo.
Il devastante terremoto che ha colpito il Marocco ha provocato 632 morti e 329 feriti, secondo un nuovo rapporto ufficiale del ministero dell’Interno di Rabat. Tra i feriti, 51 sono in gravi condizioni, ha precisato il ministero aggiungendo che il sisma ha fatto crollare diversi edifici, in particolare nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech.
Il primo bilancio ufficiale è arrivato nella notte fonda, le 4 di mattina in Italia, dopo che per ore immagini inquietanti giravano sui social: rovine, macchine danneggiate, moschee che tremavano e crollavano, fiumi di persone che si riversavano nelle strade in preda al panico. Una trentina di lunghi secondi che hanno scioccato il Paese.
L’epicentro del sisma, di magnitudo 6,8 secondo l’Istituto Americano di Geofisica (USGS), ma 7.0 per l’Istituto di Rabat, è stato a sud-ovest della citta’ di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat. Colpita è stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime. Li’ una’intera famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata, riportano i media.
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— Muhammad Arif Khan (@M_Arif61)
September 9, 2023
Citando fonti mediche, il sito di notizie Médias24 ha segnalato un “afflusso massiccio” di feriti negli ospedali di Marrakech. Oltre a Marrakech, lo shock è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira.
“Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto shock e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti”, ha detto al telefono all’AFP Abdelhak El Amrani, 33 anni, residente a Marrakech.
“La corrente è andata via per 10 minuti, anche la rete (telefonica), ma è stata ripristinata. Tutti hanno deciso di restare alla’aperto”, ha aggiunto. Secondo le immagini trasmesse dalle reti, parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakech, lasciando ferite due persone. “Abbiamo sentito delle urla al momento della scossa. La gente è nelle piazze, nei caffè, preferendo dormire fuori. Ci sono pezzi di facciate che sono caduti,” un residente di Essaouira, 200 km a ovest di Marrakech, ha detto all’AFP.
Il 24 febbraio 2004 un terremoto di magnitudo 6,3 gradi della scala Richter aveva scosso la provincia di Al Hoceima, 400 km a nord-est di Rabat, uccidendo 628 persone e provocando ingenti danni materiali. E il 29 febbraio 1960, un terremoto distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, ovvero un terzo della popolazione della città.
Meloni: “Italia pronta ad aiutare”
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. È quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.
Meloni ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza, aggiunge la nota.
Reports of damage after 6.8-magnitude earthquake hits Morocco pic.twitter.com/tQqYsosW8x
— BNO News (@BNONews)
September 8, 2023
Tajani: “Non risultano feriti italiani”
Sono circa 200 gli italiani che si trovavano a Marrakech quando la cittadina è stata colpita dal terremoto: lo ha detto intervenendo alla trasmissione Omnibus de La7 il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Il terremoto è avvenuto nella zona di Marrakech, sono circa 200 gli italiani che ieri erano al momento delle scosse in quella parte del Marocco”. “Al momento – ha aggiunto – non abbiamo notizie di italiani feriti. Ora siamo impegnati con la nostra ambasciata a Rabat, il nostro consolato a Casablanca e il consolato onorario a Marrakech a contattare tutti i concittadini”.
Appello a donare il sangue
Il Centro regionale per le trasfusioni di sangue di Marrakech ha lanciato un appello per le donazioni di in seguito al devastante terremoto che la notte scorsa ha colpito la regione di Marrakech-Safi ed è stato avvertito in tutto il Paese nordafricano.
Secondo quanto riferisce il quotidiano marocchino Le Matin, il Centro Trasfusionale ha invitato tutti i cittadini a presentarsi in massa nelle prime ore di sabato per donare il sangue; tutte le strutture sanitarie di Marrakech, come il Centro ospedaliero Mohammed VI, si stanno mobilitando per fornire le cure necessarie ai feriti.