AGI – Occhi incollati davanti alle tv per l’incoronazione di Carlo III a Viscri, un villaggio di 400 anime della Transilvania dove nel 2006 il sovrano ha acquistato e restaurato un cottage tradizionale sassone del XVIII secolo.
E dove presto da re potrebbe tornare, come ha fatto regolarmente nell’ultimo ventennio, di solito nel periodo della fioritura a giugno.
La ‘casa blu’, come è chiamata per il colore dell’esterno, è aperta al pubblico quando Carlo non c’è e nel 2022 è stata visitata da 14.000 turisti, per lo più romeni ma anche tantissimi inglesi che nei fine settimana fanno registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive.
L’interesse maggiore è per la “stanza del principe“, la camera da letto che ora potrebbe cambiare nome in The King’s Room.
Proprio il boom turistico ha contribuito a riportare a Viscri una sua cittadina, Claudia Balica, sposatasi con un italiano con cui è tornata dopo 15 anni vissuti in Italia per aprire una pizzeria che usa un forno sassone di 200 anni fa.
“A parte gli anni della pandemia, Carlo veniva ogni anno”, ha raccontato ai media rumeni, “usciva dal cortile, potevi andare a stringergli la mano, è modesto. Una volta c’era un gruppo di inglesi, tutti intorno a lui, non si aspettavano di vederlo, erano così felici… Ora, purtroppo, non verrà più, perché ha altre responsabilità ed è circondato da misure di sicurezza più rigide. Quando era principe, veniva con tre persone, c’erano solo due jeep”.
La casa di Carlo fino al 2021 era stata adibita a foresteria. Il nuovo sovrano britannico possiede anche terreni e altri immobili nella zona che ha fatto ristrutturare e ora affitta: per poco più di 100 euro a notte si dorme nel rifugio di Zalanpatak.
Nelle sue frequenti visite, l’ex principe di Galles ha partecipato a fiere di paese, ha visitato scuole, ha assaggiato marmellate e brandy locali e ha battuto i piedi al ritmo della musica folk.
Nel 2019, partecipò a una funzione religiosa ortodossa con i rumeni che lavorano a Londra. E la sua associazione di beneficenza nel corso degli anni ha promosso restauri, nuove opere infrastrutturali e corsi di agricoltura sostenibile, sostenendo i piccoli agricoltori e gli artigiani.
Carlo III è imparentato alla lontana con l’ex Re Michele di Romania e vanta antenati in Romania tra cui Vlad Tepes, il sovrano del XV secolo che ispirò il Conte Dracula letterario di Bram Stoker. Visitò per la prima volta Viscri nel 1998 e rimase incantato dalla sua biodiversità e dalla sua resilienza, nonostante la povertà della Romania rurale.
Il villaggio collinare sassone della Romania centrale è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco ed è noto per la sua chiesa fortificata e l’architettura medievale.
“Mi è stato chiesto molte volte perché vengo così spesso in Romania, cosa la rende così speciale, così attraente”, ha spiegato Carlo nel 2017 in occasione di una laurea honris causa conferitagli dall’università di Cluji, “per me la risposta è chiara: voi, miei amici rumeni, il vostro paesaggio naturale e culturale, le vostre tradizioni e la vostra capacità di innovare e cambiare”.