Meghan, Sarah, Andrea, chi ci sarà e chi no alla cerimonia

AGI – A tre giorni dal 6 maggio, la lista finale degli invitati all’incoronazione di re Carlo III si va ormai chiarendo: si sa per esempio che tra i presenti ci saranno decine di capi di Stato (a cominciare dal presidente, Sergio Mattarella), tutte le teste coronate d’Europa, politici, ma anche persone comuni e speciali, gli ‘eroi’ del volontariato e dell’associazionismo.

Assenza di rilievo quella di Meghan, la duchessa di Sussex, moglie del principe Harry, che ufficialmente rimarrà a casa ad occuparsi dei figli (il primogenito Archie compie 4 anni proprio il 6 maggio); di fatto probabilmente avrà voluto evitare l’imbarazzo di far fronte all’accoglienza del resto della Famiglia. Non ci sarà il presidente Usa, Joe Biden, che invia la moglie, Jill, la First lady, in sua rappresentanza.  Ci sarà invece Humza Yousaf, il nuovo primo ministro della Scozia, nonostante sia un repubblicano convinto e che dopo la cerimonia correrà a Glasgow per parlare a un evento pro-indipendenza.

Ma ecco più nel dettaglio il ‘who’s who’ dei presenti

La famiglia reale

Saranno tutti presenti, compreso il principe Harry, il secondogenito rancoroso e vittimista di re Carlo, che però probabilmente si fermerà solo poche ore, per ripartire subito dopo la cerimonia alla volta della California. Nell’Abbazia di Westminster sarà presente la Famiglia allargata, compresi cugini e nipoti, anche i membri più giovani. Ci sarà Louis, il figlio più piccolo dei principi del Galles, che ha appena compiuto 5 anni. Il fratello maggiore, George, secondo nella linea di successione al trono, avrà anche un ruolo nella cerimonia, il più giovane futuro re a svolgere un compito ufficiale in un evento di questo tipo: sarà infatti uno dei quattro paggi d’onore del nonno e porterà le vesti insieme ad altri tre ragazzini: Lord Oliver Cholmondeley e Nicholas Barclay, che hanno 13, e Ralph Tollemache, che ne ha 12, tutti e tre figli di amici molto intimi del re.

Oltre a Meghan, l’altra grande assente, sarà Sarah Ferguson, l’ex moglie del principe Andrea (che comunque continua a vivere con lui, a cui è rimasta molto legata): in un’intervista data nelle scorse settimane, ha detto che capisce perché non sia stata invitata: “Se si è divorziati… non si può avere entrambe le cose”. Esclusa dall’occasione di Stato, ‘Sarah la rossa’ dovrebbe però riunirsi con la Famiglia più stretta dopo l’investitura: terminati infatti i festeggiamenti ufficiali, la Famiglia dovrebbe pranzare insieme, esattamente come accade sempre nelle occasioni tipo Trooping the Colour.

Interessante sarà capire chi si affaccerà sul balcone del Palazzo reale per salutare la folla lungo il Mall mentre gli aerei della Raf fanno il tradizionale sorvolo della città. Ancora prima di diventare re, Carlo ha fatto capire che vuole una ‘slim monarchy‘, ‘una monarchia snella’; e quindi sul balcone dovrebbero esserci solo i ‘working member’, i membri della Famiglia che ‘lavorano’, quelli che rappresentano il monarca negli impegni ufficiali: ci sarà dunque la principessa Anna, che a conti fatti ogni anno risulta la più attiva nella Famiglia (214 impegni nel 2022), ma non ci saranno per esempio le principesse Eugenia e Beatrice.

Anna avrà anche un ruolo di primo piano nella processione dopo l’incoronazione, quella di ritorno a Palazzo: sarà a cavallo, di scorta dietro la carrozza, dinanzi ai 6mila uomini di esercito e forze dell’ordine che marceranno per le strade di Londra a passo d’uomo. 

La famiglia di Camilla

Un ruolo si spicco invece avrà la famiglia di Camilla, e in primis i nipoti, alcuni dei quali saranno per la prima volta sotto i riflettori. La regina ha scelto come paggi d’onore i suoi tre nipoti, i gemelli Gus e Louis Lopes, i figli della figlia, Laura, che hanno 13 anni; e Freddy Parker Bowles, anche lui tredicenne, secondogenito del figlio, Thomas, così come un pronipote, Arthur Elliot, che ha 10 anni. Nel momento dell’incoronazione, Camilla avrà accanto la sorella minore Annabel Elliot, 74 anni, e la marchesa di Lansdowne, 68.

Madrina della figlia di Camilla, Laura Lopes, Lady Lansdowne è da sempre una sua fedelissima amica: anche negli anni bui in cui l’amante di Carlo era “la donna più odiata” del Regno Unito, la marchesa è stata negli anni nel gruppo ristretto di persone rimasto sempre al suo fianco. Ora è stata ricompensata, perché da quando Carlo è salito sul trono Lady Lansdowne è stata nominata tra le sei ‘compagne della regina’, versione aggiornata (e più agile) delle dame di compagnia che hanno accompagnato per decenni Elisabetta II.

E proprio lei nelle scorse settimane ha raccontato la reazione di Camilla alle incendiarie accuse del principe Harry, come quella che avrebbe “lastricato la strada di cadaveri” pur di diventare regina. “Certo che le dà fastidio, certo che le fa male”, ha raccontato la marchesa di Lansdowne. “Ma lei non si fa scomporre. La sua filosofia è sempre la stessa: ‘Non fare nulla e si sistemerà: meno se ne parla, prima si ricompone'”.

E a sorpresa, tra gli invitati ci sarà anche l’ex marito di Camilla, Andrew Parker-Bowles: sposato a Camilla per 22 anni, fino al divorzio nel 1995, fedifrago (esattamente come lei, d’altronde), dipinto da molti come “una canaglia” ma anche accattivante, Andrew è rimasto legatissimo alla ex moglie, con si vede e pranza regolarmente.

I capi di Stato

All’evento parteciperanno capi di Stato di tutto il mondo: oltre a Mattarella, ci saranno tra gli altri il presidente francese Emmanuel Macron, quello irlandese, Michael D. Higgins, e poi i leader di Spagna, Belgio, Giappone, Ungheria e Australia. Con Higgins, arriverà anche la leader del Sinn Fein nordirlandese, Michelle O’Neill, repubblicana e unionista, ma che vuole essere presente in segno di “riconciliazione”. Saranno presenti anche tutti e tre i presidenti dell’Ue, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Charles Michel.

I reali di tutto il mondo

E teste coronate in arrivo da tutto il mondo: e questa è una novità. La tradizione vuole che l’incoronazione sia una cerimonia sacra tra un monarca e il suo popolo; ma Carlo ha voluto innovare anche per rinsaldare i legami diplomatici e mettere in campo quel ‘soft power’ che gli consente la Costituzione. Saranno presenti dunque i reali spagnoli (Felipe, con la moglie Letizia), tutti quelli scandinavi (Carlo Gustavo di Svezia, con la principessa Vittoria; i principi ereditari di Danimarca, Frederik e Mary; gli eredi al trono norvegese, Haakon e Mett-Marit); i principi ereditari del Giappone, Fumihito e Kiko; il re di Giordania, il sultano del Brunei, quello dell’Oman, il principe Alberto di Monaco con Charlene.

Infine, parteciperanno all’incoronazione o agli eventi collaterali, esponenti del volontariato e dell’associazionismo, molti legati ai ‘trust’ ispirati dal re, altri -come gli ‘eroi del Covid- insigniti della Medaglia dell’Impero britannico come riconoscimento del loro impegno e la loro dedizione. Tra questi Max Woosey, il 13enne che ha dormito in una tenda per tre anni e raccolto più di 750mila sterline per l’ospizio della nonna durante la pandemia, e Manju Malhi, uno chef professionista che aveva dato lezioni di cucina online durante il lockdown.