Ci sono pochi nomi di donna che fanno immediatamente pensare a una sola persona. Moana è uno di questi, evocatore dell’icona del porno scomparsa nel ’94, a soli 33 anni. Da domani 19 gennaio e fino a domenica la divina rivivrà al teatro Parioli di Roma interpretata da Euridice Axen in Settimo senso – Moana Pozzi, testo scritto da Ruggero Cappuccio con la regia di Nadia Baldi e dedicato alla figura della pornostar più celebre d’Italia. Lo spettacolo ha debuttato al Napoli Teatro Festival nel 2020 e poggia su un dialogo immaginario fra Axen (che ha interpretato il ruolo di Tamara Morra, in ‘Loro-1’ e ‘Loro-2’ di Paolo Sorrentino) vestita di tulle rosso come Moana, e un uomo che solo in secondo momento si rende conto che la sua interlocutrice è eguale in tutto a colei che è stata la donna più desiderata del nostro Paese.
La “presunta” Moana lo seduce parlandogli di quali sono le sue idee sulla pornografia, il potere, l’arrivismo, il complicato rapporto fra l’uomo e la donna. La presunta Moana sottoporrà il suo confessore a un affascinante gioco notturno: sarà lui a decidere se corteggiarla o se invece tradirla scrivendo un articolo sull’altrettanto presunta morte di Moana Pozzi. “La Pozzi è diventata nell’immaginario collettivo un paradigma della donna oggetto accerchiata dalle spregiudicate esigenze dell’industria pornografica e della distorta concezione sessuale derivante dal maschilismo imperante – spiega la regista Nadia Baldi – ho voluto cogliere attraverso questa strana storia di seduzione tra una pornodiva e un uomo tutto quello che può passare come messaggio trasversale: attraverso le parole del personaggio femminile tocchiamo il senso più profondo che muove la violenza dell’essere umano e il potere”.