Erano in grado di manomettere gli ATM di istituti di credito, forzandoli ad erogare banconote. Per eludere le indagini, inoltre avevano varie basi logistiche sparse tra le province di Milano, Monza, Bologna, Modena, Roma, Viterbo, Mantova, Vicenza e Parma, utilizzando infine autovetture intestate a prestanome e un continuo ricambio di utenze cellulari.
Almeno 35 i bancomat depredati in Italia e all’estero, con un illecito profitto di circa 800.000 euro. Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Monza Brianza hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dei responsabili.