AGI – La guerra in Ucraina è giunta a “un punto di svolta strategico”, ha affermato il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, continuando a prevedere una sconfitta russa. Di certo Mosca si ritrova costretta a riorganizzare le truppe.
Le migliaia di “volontari” in arrivo dal Medio Oriente hanno il probabile scopo di sostituire coscritti e giovani reclute poco addestrate e ancor meno motivate. Non si è intanto materializzata l’offensiva bielorussa che Kiev aveva previsto per questa notte, dopo l’apparente tentativo russo di trascinare l’alleato nel conflitto con un ‘false flag’.
Il presidente Alexander Lukashenko, per quanto fedele al Cremlino, sembra esitare: una processione di bare di ritorno a Minsk darebbe un duro colpo al suo già vacillante consenso interno.
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e’ tornato a chiedere aerei militari per fermare i “crimini di guerra” commessi dagli invasori russi. “1.582 civili sono stati uccisi in 12 giorni e sono stati persino sepolti in fosse comuni come questa”, scrive Kuleba su Twitter pubblicando la foto di una fila di sacchi con cadaveri interrati, “incapace di sconfiggere l’esercito ucraino, Putin sta bombardando i disarmati, sta bloccando gli aiuti umanitari. Abbiamo bisogno di aerei per fermare i crimini di guerra russi”.