Suella Braverman, ministro degli Interni britannico, è stata licenziata

AGI – Il ministro degli Interni britannico Suella Braverman è stata licenziata al culmine delle polemiche innescate da un suo articolo pubblicato giovedì scorso sul Times. Nell’articolo criticava quelle che ha definito “folle filo-palestinesi”, dicendo che le scene di protesta “ricordano in modo inquietante” quelle viste in Irlanda del Nord.
Ha anche criticato la polizia metropolitana per il suo “doppio standard” nella gestione delle proteste. Successivamente è emerso che Downing Street non aveva approvato l’articolo. 

La Bbc ha riferito che James Cleverly è stato visto a Downing Street poco dopo il licenziamento di Braverman, il che suggerirebbe che il premier Rishi Sunak stia pensando a lui per rimpiazzare il ministro dell’Interno. Ciò significa che Cleverly dovrebbe a sua volta essere sostituito come ministro degli Esteri. 

Le accuse di “doppio standard” nei confronti della polizia

Braverman, in un ultimo tweet postato ieri sera, aveva chiesto “ulteriori azioni” contro le manifestazioni filo palestinesi del fine settimana. “Non si può andare avanti. Settimana dopo settimana, le strade di Londra sono inquinate da odio, violenza e antisemitismo. I membri del pubblico vengono assaliti e intimiditi. Soprattutto gli ebrei si sentono minacciati. Sono necessarie ulteriori azioni”. Braverman ha condannato quelli che ha definito “canti, cartelli e armamentari malati, incendiari e, in alcuni casi, chiaramente criminali apertamente in mostra” presenti durante la marcia di sabato a Londra.

Falco della destra Tory più oltranzista, Braverman era da tempo al centro di polemiche per la sua retorica durissima sull’immigrazione, assimilata a “un’invasione”. La ministra aveva anche imputato alle forze dell’ordine doppi standard di trattamento: più duro nei confronti delle proteste di piazza di naziskin e ultradestra, più soft nei riguardi di quelle che ha definito “le orde pro Palestina”.