A Cop28 è rush finale per accordo: “Una minoranza blocca i progressi”

AGI – Rush finale alla Cop28 di Dubai per arrivare entro martedi’ a un accordo tra i 197 paesi nella lotta contro il surriscaldamento globale. A partire dalle 15 di oggi la presidenza della Conferenza invitera’ i ministri e i capi delle delgazioni a riferire dei colloqui ristretti nell’ambito del “Majlis”, il gruppo unico di ministri che discuterà tutti gli elementi dei negoziati. Resta il nodo sul linguaggio da utilizzare sull’eliminazione graduale dei combustibili fossili dopo il ‘no’ arrivato dai paesi dell’Opec all’abolizione del carbone.

“Una piccola minoranza di paesi partecipanti ai colloqui sul clima delle Nazioni Unite sta bloccando un crescente consenso sull’eliminazione graduale dei combustibili fossili, ha detto all’Afp il ministro del cambiamento climatico di Vanuatu, Ralph Regenvanu. “L’incontro di Dubai è in una fase critica. La maggioranza vuole un linguaggio legato ai combustibili fossili che indichi il desiderio che ci si muova secondo la scienza, secondo l’obiettivo di 1,5 gradi”, ha detto Regenvanu.

Il cartello petrolifero dell’OPEC ha invitato i membri a bloccare una dichiarazione emergente che cercherebbe di ridurre l’estrazione di petrolio, carbone e gas che stanno alimentando l’emergenza climatica. “Se l’eliminazione graduale dei combustibili fossili non sara’ nel testo non considereremo questa COP un successo”, ha affermato il ministro.

Gli impegni presi finora al vertice sul clima COP28 ridurranno le emissioni di gas serra legate all’energia solo del 30% rispetto a quanto necessario entro il 2030. Lo ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia, Aie che ha pubblicato una valutazione delle promesse non vincolanti fatte negli Emirati dai governi e dall’industria del petrolio e del gas.