Buffon “Agli Europei consapevoli di essere competitivi”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “La Nazionale va da protagonista all’Europeo? Va da squadra consapevole. Siamo consapevoli di essere una squadra competitiva. Abbiamo giocatori che tengono molto alla maglia azzurra e che hanno dimostrato di avere una disponibilità, un amore non facilmente riscontrabile altrove o in altre occasioni e poi abbiamo un super ct. Credo che questi siano gli ingredienti giusti per pensare di potere essere competitivi ai massimi livelli”. Così Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale italiana, parlando con i giornalisti a margine della sesta edizione dell’Oreste Granillo (premio internazionale sportivo ideato dal giornalista Maurizio Insardà) che si è svolta a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). L’incontro è stato coordinato dal direttore editoriale Italpress, Italo Cucci, e condotto dalla giornalista Marica Giannini. “E’ una grande soddisfazione essere qui in questa occasione per riabbracciare la gente di Reggio Calabria. Ogni volta che sono venuto qui sono sempre stato accolto con grande affetto nonostante ognuno tifasse e remasse per la propria squadra”.
Il campione del mondo del 2006 si è anche soffermato sul rendimento delle formazioni italiane in Europa: “Negli ultimi due anni non abbiamo primeggiato, non abbiamo vinto nessun tipo di trofeo, ma abbiamo dimostrato di potere essere molto competitivi. Queste sono le basi per poter tornare a vincere – ha sottolineato Buffon -. Quest’anno, seppur in Conference e in Europa League, abbiamo di nuovo posizionato una squadra in finale e questo fa ben sperare. Speriamo che ci sia il suggello e la festa finale per la Fiorentina o per l’Atalanta perchè se lo meriterebbero. Colgo l’occasione per fare i complimenti alle loro società e le loro tifoserie. Spero che possano festeggiare di qui a poco”. Infine, sull’agenzia governativa per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche, il capo delegazione della Nazionale ha spiegato: “Per l’importanza che ha il calcio nel tessuto sociale italiano credo che queste cose andrebbero condivise e poi sarebbe bello uscire tutti insieme con un’unica visione e un’unica decisione. Questo, secondo me, renderebbe il calcio molto più forte agli occhi di chi vede o di chi si interessa a questo sport”.
– Foto Xa5/Italpress –
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