Corruzione, 59% italiani contro finanziamento pubblico ai partiti

ROMA (ITALPRESS) – Nelle ultime settimane vari scandali legati a fenomeni di corruzione hanno interessato diversi partiti politici e imprenditori da Nord a Sud del nostro Paese. Secondo la maggioranza degli italiani, quando si verifica un atto di corruzione, a tirare le fila e ad avere in mano la regia di tutta la situazione sono i politici più che gli imprenditori.
Solo 1 cittadino su 4 incolpa questi ultimi nell’atto di intraprendere azioni di corruzione. In generale, anche per limitare questi intrecci tra politica e imprenditoria, il 59% della popolazione si dichiara contraria alla reintroduzione del finanziamento pubblico ai partiti. Un’opinione comune e trasversale tra tutti gli elettori, gli unici a dichiararsi in prevalenza favorevoli a questa reintroduzione sono gli elettori dei partiti di più recente costituzione come Azione di Carlo Calenda e Stati Uniti d’Europa di Emma Bonino e Matteo Renzi. Oltre alla contrarietà al finanziamento pubblico ai partiti, sempre in questo contesto, più di due terzi della popolazione ritiene necessario e urgente normare l’attività di lobbying, cioè lo strumento di rappresentanza politica con il quale gruppi, organizzazioni e individui, legati tra loro da interessi comuni, incidono, legittimamente, sulle istituzioni al fine di influenzarne le decisioni a proprio vantaggio.

Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 15/05/2024 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
(ITALPRESS).
– Foto: Euromedia Research –