F1: GP Emilia Romagna. Berra “Medium e Hard molto competitive”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono stati 115 minuti (cinque sono stati neutralizzati dall’unica bandiera rossa della giornata, ndr.) ricchi di azione a Imola su una delle piste più classiche di tutto il calendario iridato. Abbiamo portato qui il tris di mescole più morbido, sulla scorta di quanto avevamo visto nella gara del 2022, quando la C2 non fu praticamente utilizzata in gara perchè riteniamo che questa scelta possa portare le squadre ad avere un maggior ventaglio di opzioni strategiche a disposizione, fermo restando che questa è una corsa che sulla carta prevede un solo pit-stop”. Così Simone Berra, chief engineer di Pirelli Formula 1, dopo il venerdì di libere di Imola, in occasione del Gp Emilia Romagna.
“Come prevedibile, anche per la forte pioggia caduta ieri, la pista nella prima sessione era ancora piuttosto ‘verdè e il grip offerto dall’asfalto è andato velocemente aumentando man mano che le vetture giravano. Questa veloce evoluzione delle condizioni della pista è proseguita anche nella seconda sessione, anche se in misura minore. Il vento è stato un fattore di disturbo soprattutto in FP1 con le temperature che sono rimaste abbastanza stabili attorno ai 27/28 °C per quanto riguarda l’aria mentre sono passate da una media di 50 °C nella prima sessione ai 39 °C della seconda, condizioni che potrebbero essere piuttosto simili a quelle previste per la gara di domenica”, ha aggiunto Berra.
“Medium e Hard si sono dimostrate molto competitive in termini di prestazione sulla lunga distanza mentre la Soft, soprattutto in presenza di temperature molto elevate, potrebbe risultare abbastanza complicata da gestire per un numero di giri elevato. La differenza di prestazione sul giro fra le mescole è attorno al mezzo secondo fra l’una e l’altra. Per quanto abbiamo potuto vedere, alcune squadre non hanno ancora trovato la maniera migliore per sfruttare al meglio la C5 sul giro secco mentre la C4 ha sofferto un pochino di graining sul lato destro, in particolare sulla gomma anteriore”, ha concluso lo chief engineer di Pirelli Formula 1.
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