Giorgetti, “il debito è una zavorra che toglie ossigeno alla crescita”

AGI – Il debito pubblico “è la zavorra di questo paese che toglie ossigeno a ogni politica volta allo sviluppo e alla crescita”. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, intervenendo ad Atreju. “L’Italia ha una forza intrinseca clamorosa”, ha aggiunto Giorgetti spiegando che l’economia italiana “ha una resilienza incredibile e questo deve essere promosso come valore”.

“Quando si parla dell’economia italiana, in questi tempi, dobbiamo tenere presente che siamo inseriti in un contesto più ampio. Negli ultimi anni sono successe cose strane con impatti devastanti simili a una guerra. Non siamo in un periodo normale e questo fatto di essere in un periodo anormale costringe chi è più indebitato – lo Stato italiano – ad avere una contezza e una attenzione. Qualsiasi tipo di azione che fa il governo deve ispirare serietà e credibilità”, ha spiegato il ministro sottolineando che è necessario dare una “immagine di serietà e responsabilità e l’abbiamo data”. 

E a proposito di debito pubblico, lo scorso ottobre è stato toccato un nuovo record risultando pari a 2.867,7 miliardi in aumento di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente. Lo riferisce la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. L’incremento riflette quello delle disponibilità liquide del Tesoro (20,5 miliardi, a 52,5), il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (1,2 miliardi), nonchè l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (complessivamente 1,8 miliardi). 

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,9 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 2,3 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece pressochè invariato. La vita media residua è rimasta stabile a 7,7 anni. 

La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 24,4% (dal 25% del mese precedente); a settembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è rimasta stabile (al 26,8%), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è aumentata al 12,7% (dal 12,4% in agosto). 

Quanto alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, a ottobre, secondo Bankitalia, sono state pari a 40,4 miliardi, in aumento dell’11% (4,0 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2022. Nei primi dieci mesi dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 428,3 miliardi, in aumento del 7% (27,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.