I trattori all’Ariston? Nell’84 toccò a Italsider

AGI – Nelle ore in cui si fa sempre più insistente la voce che l’Ariston possa ospitare una rappresentanza del comitato degli agricoltori, torna alla ribalta sui social un episodio che sottolinea come quel palco sia stato già in passato megafono di lotte occupazionali e sociali, non solo attraverso la musica. Il 2 febbraio 1984 infatti passò alla storia come la data in cui, tra una canzone e l’altra, sei operai dell’Italsider salirono sul palco del Festival in quella che Pippo Baudo, conduttore di quell’edizione, definì anni dopo (nel 2009, ndr) in un’intervista al settimanale Gente “il momento più bello dei miei 50 anni di carriera”.

 

A ricordare l’episodio Carlo Besana, farmacista genovese e storico rappresentante del consorzio Pianacci che dagli anni Novanta ha l’impegno di rilanciare il quartiere popolare del Cep. Nel 1984, ricorda in un post su Facebook, “a Genova, c’era molto fermento per l’annunciata chiusura dello stabilimento “Oscar Sinigaglia” (stabilimento ex Ilva di Cornigliano, ndr). Da Genova 2000 manifestanti – sette pullman, tre vagoni speciali del treno Genova-Ventimiglia, molte auto private – arrivarono a Sanremo, davanti al Teatro Ariston, per una grande manifestazione di protesta.

 

Pippo Baudo decise di dare spazio alla protesta in diretta, il 2 febbraio, primo giorno del Festival. Secondo gli accordi avrebbe dovuto limitarsi a leggere un comunicato di trenta righe, concordato con l’assemblea dei lavoratori, ma fuori e dentro l’Ariston c’era molta tensione e Pippo Baudo decise, in autonomia, di accompagnare sul palco una delegazione di sei operai dell’Italsider, invitandoli a leggere il loro comunicato, che si concluse con un rispettoso “Vi ringraziamo per l’ospitalità, e vi chiediamo scusa per il disturbo”.

 

Il pubblico dell’Ariston apprezzò e salutò conduttore e delegazione operaia con un applauso di norma riservato alle star internazionali ospitate dalla kermesse canora”. Sul palco, anche storici volti del Cep o amici del quartiere, come Franco Maggi e Aldo Lops, ricorda Besana. Quell’anno non c’era l’orchestra: cantarono tutti in playback e vinsero Al Bano e Romina con “Ci sarà”. Toto Cutugno arrivò secondo e, nella sezione “Nuove proposte”, vinse Eros Ramazzotti con “Terra promessa”.

 

Nella seconda serata, in qualità di ospiti, si esibirono – presentati da Beppe Grillo – i “Queen”. Fu, conclude Besana, “un’edizione davvero storica”.