Il mea culpa di Djokovic: “Una delle peggiori partite che abbia mai giocato in uno Slam”

AGI – “Voglio congratularmi con Sinner per aver giocato una grande partita, un grande torneo finora. È meritatamente in finale. Credo comunque che questa sia una delle peggiori partite in un torneo del Grande Slam che abbia mai giocato, almeno per quello che ricordo. Non è una sensazione molto piacevole giocare in questo modo, ma allo stesso allo stesso tempo, però, gli va riconosciuto il merito di aver fatto tutto meglio di me, in ogni aspetto del gioco”. Al termine del match di semifinale perso in quattro set contro Sinner, Novak Djokovic in conferenza stampa fa l’analisi della gara persa nettamente contro il 22enne azzurro. “Ho provato, ho lottato – ha detto il n.1 del mondo – sono riuscito ad alzare il livello un po’ nel terzo set, ho salvato un match point, ho giocato un buon tie-break. Ma ancora una volta ho giocato un quarto set molto brutto”. 

 

 

Sinner, che lo ha battuto nettamente 6-1 6-2 6-7 6-3 conferma le parole del serbo, ma ricorda sempre che dare per spacciato Djokovic ha lasciato molti ‘cadaveri’ in campo. “Di sicuro nei primi due set ho visto che non colpiva la palla come fa di solito – spiega in conferenza stampa Sinner – non si muoveva molto bene e poi credo anche che non fosse così concentrato come eravamo abituati a vederlo. Ho visto questo – aggiunge – ma d’altra parte, essendo il numero 1, devi sapere che lui è pronto a cambiare le cose, come ha già fatto nel terzo set quando il livello era pari”.

 

 

Quindi una considerazione tecnica, confermata in precedenza dallo stesso Djokovic durante la sua conferenza stampa. Novak, spiega Sinner, “è forse il giocatore che risponde meglio al mondo, ma non ha avuto un solo break-point, quindi queste sono statistiche insolite per lui. Ma questo può accadere, no? Nel tennis quando si ha una giornata storta, è anche difficile uscirne vincitori – aggiunge – quindi mi sono reso conto, soprattutto nei primi set, che non stava giocando benissimo per cui ho cercato di avere la massima intensità possibile e ho colto l’occasione”.