Il terremoto in Irpinia, i Vigili del Fuoco ricordano il disastro di 43 anni fa

AGI – Alle 19:34 di una domenica di 43 anni fa, un violento terremoto devastò la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale, con parte della provincia di Foggia entro il confine con le due regioni. 

Caratterizzato da una magnitudo di 6.9 (X grado della scala Mercalli), il sisma, durato circa 90 secondi, con un ipocentro di circa 10 km di profondità, colpì un’area di 17 000 km² che si estendeva dall’Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza.

I comuni più duramente colpiti furono quelli di Castelnuovo di Conza (SA), Conza della Campania (AV), Laviano (SA), Lioni (AV), Sant’Angelo dei Lombardi (AV), Senerchia (AV), Calabritto (AV) e Santomenna (SA). In un post su X i vigili del fuoco ricordano quanto avvenne e come si attivò la macchina dei soccorsi. 

 

Quarantatrè anni fa una terribile scossa di terremoto sconvolse l’#Irpinia, causando 2.735 vittime. In poco tempo 4.259 #vigilidelfuoco, con 1.101 automezzi, vennero inviati da tutta Italia in soccorso alla popolazione duramente colpita dal sisma#23novembre #pernondimenticare pic.twitter.com/5azMDWnzkA

— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco)
November 23, 2023

 

Nel giorno della ricorrenza, l’INGV rilancia l’attenzione sull’edizione a stampa dello Special Issue “The 23rd November 1980 Irpinia-Lucania, Southern Italy Earthquake: Insights and Reviews 40 Years Later”, edito da MDPI, dedicato proprio a uno dei più gravi eventi sismici mai verificatisi in Italia. 

Il volume, curato dalle ricercatrici Sabina Porfido dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR – ISA), Giuliana Alessio, Germana Gaudiosi e Rosa Nappi dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV – OV) e Alessandro Maria Michetti dell’Università degli Studi dell’Insubria, contiene una raccolta di 14 contributi scientifici multidisciplinari di ricercatori con competenze geologiche, geofisiche, sismologiche e storico-umanistiche.

Diversi sono gli aspetti legati al terremoto che il Volume Speciale analizza: dalla sua genesi alla sua evoluzione, dagli effetti distruttivi alle strategie di ricostruzione, fino alla resilienza delle popolazioni coinvolte e allo sviluppo socio-economico delle aree interne dell’Appennino meridionale.

“Questo volume, lungi dall’essere esaustivo, ha tuttavia l’ambizione di costituire un punto di riferimento per le nuove generazioni di ricercatori che potranno usufruire di una visione scientifica a 360° sul sisma, con la più ampia e diversificata bibliografia sull’argomento”, affermano gli autori.

Il libro comprende una preziosa prefazione storica curata dallo scrittore e giornalista irpino Generoso Picone, testimone diretto del terremoto di 43 anni fa, a cui fanno seguito i contributi di numerosi esperti.