Il valico di Rafah non aprirà oggi. Gaza resta in attesa degli aiuti

AGI – Il valico di Rafah non aprirà oggi, venerdì, per consentire l’ingresso a Gaza di un convoglio di aiuti umanitari provenienti dall’Egitto, nonostante le aspettative espresse dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Lo riferice la Cnn citando “alcune fonti”. 

I crimini di Israele secondo 6 relatori dell’Onu

Sei relatori speciali delle Nazioni Unite accusano Israele di aver commesso crimini contro l’umanità a Gaza, dopo 16 giorni di assedio di quel territorio, azioni militari, arresti e omicidi, e affermano che esiste un “rischio di genocidio” nel territorio palestinese. “Non ci sono giustificazioni per questi crimini, e siamo inorriditi dalla mancanza di azione da parte della comunità internazionale di fronte a questo guerrafondaio”, hanno detto in una nota gli esperti delle Nazioni Unite.

Hanno aggiunto che la popolazione di Gaza, di cui la metà dei 2 milioni di abitanti sono bambini, ha già sofferto decenni di occupazione illegale, sopportato 16 anni di blocco e ora si trova ad affrontare “un assedio totale, insieme a ordini di evacuazione impossibili da rispettare”, che viola il diritto internazionale.

La dichiarazione è firmata dai relatori delle Nazioni Unite su acqua e igiene (Pedro Arrojo), diritti umani in Palestina (Francesca Albanese), violenza contro le donne (Reem Alsalem), diritti degli sfollati (Paula Gaviria), cibo (Michael Fakhri) e alloggio (Balakrishnan Rajagopal). In un’altra dichiarazione, altri due relatori delle Nazioni Unite hanno sottolineato che le misure antiterrorismo adottate da Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre “non possono servire come base per infrangere il diritto internazionale“.

“Gli atti terroristici, per quanto orribili, non giustificano crimini di guerra o crimini contro l’umanità”, hanno affermato i relatori delle Nazioni Unite per la lotta al terrorismo (Fionnuala Ni’ Aola’in) e contro le esecuzioni extragiudiziali (Morris Tidball-Binz). Hanno sottolineato in questo senso che l’ordine di evacuazione di Gaza, che ha colpito 1,1 milioni di persone, “avrà conseguenze devastanti” e hanno condannato la privazione di queste persone dell’acqua potabile e dell’elettricità.

Hanno inoltre ribadito che gli atti “atroci” commessi il 7 ottobre dal braccio armato di Hamas contro civili israeliani, in cui sono state uccise circa 1.400 persone e altre 3.300 ferite, costituiscono crimini di guerra e crimini contro l’umanità e sono quindi anch’essi condannabili. “Anche riconoscendo i decenni di rimostranze contro il popolo palestinese e le violazioni dei diritti umani subite durante l’occupazione, nulla giustifica l’attacco ai civili in questo modo”, hanno affermato nella dichiarazione.