Incubo roghi a Bogotà. Le fiamme avanzano

AGI – Torna l’incubo incendi a Bogotà (Colombia). L’allerta roghi era scattata a inizio settimana, quando sono divampati i primi roghi nei boschi che circondano la Capitale. Colpa de El Niño che continua a soffiare dopo aver provocato un deciso aumento delle temperature.

Secondo quando riferito dalle autorità locali, nonostante l’intervento delle squadre specializzate, almeno trenta incendi sono attivi nei boschi del Paese, intorno a Bogotà e in altri nove dipartimenti.

Ma è proprio la situazione della Capitale a preoccupare maggiormente per via di due incendi fuori controllo che stanno “rapidamente” avanzando, secondo quanto riferito dall’Unità nazionale di gestione del rischio di disastri (Ungrd).

 

 

Intanto il Sindaco della città, Carlos Galàn, ha ringraziato sui social gli “eroi” che da lunedì scorso lottano contro gli incendi divampati sulle aree collinari orientali di Bogotà. Sono questi ultimi, infatti, i roghi che  destano maggiore preoccupazione. Le esalazioni tossiche sprigionate e il fumo denso stanno mettendo a repentaglio la buona riuscita dei soccorsi oltre a rendere l’aria irrespirabile.

 

La fitta ‘nebbia’ provocata dagli incendi  ha già compromesso le operazioni all’aeroporto internazionale El Dorado di Bogotà, che oggi è “operativo con restrizioni”, secondo fonti ufficiali.

 

 

“A causa della bassa visibilità provocata dalla nebbia e dal fumo, le operazioni all’aeroporto El Dorado sono a rischio”, ha dichiarato l’Aeronautica civile colombiana (Aerocivil) su  X. L’agenzia ha pubblicato una fotografia con una vista praticamente nulla della torre di controllo, per cui si raccomanda ai viaggiatori di “contattare la propria compagnia aerea per anticipare eventuali cambiamenti negli itinerari di volo”.

 

 

Gli incendi, per lo più alimentati dal fenomeno El Niño, hanno devastato vaste aree forestali in diverse regioni del Paese e non solo attorno alla Capitale: il nord e il centro della Colombia sono le aree più colpite dagli incendi che in queste ore si stanno diffondendo anche a Huila, Santander, Bolívar, Cesar e Antioquia.