La Bulgaria chiude lo spazio aereo a Lavrov. Mosca, “una malvagia stupidità”

AGI – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è a Skopje per partecipare alla riunione ministeriale dell’Osce, “malgrado gli intrighi dei nemici”. Per arrivare in Macedonia del Nord, scrivono le agenzie russe, il velivolo di Lavrov ha sorvolato lo spazio aereo di Turchia e la Grecia, cambiando la rotta prevista in origine, ovvero il sorvolo della Bulgaria.

Il governo di Sofia si è infatti rifiutato di far volare l’aereo del capo della diplomazia russa, perchè a bordo c’era la sua portavoce, Maria Zakharova. Lei lo ha fatto subito notare sul suo account X: “Sergei Lavrov è arrivato in Macedonia per partecipare alla riunione ministeriale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Nonostante gli intrighi dei nemici, siamo a Skopje”, ha scritto su Telegram.

“La malvagia stupidità dei russofobi ha portato le autorità, per la prima volta nella storia, a vietare non a un aereo di essere in cielo, ma una persona a bordo dell’aereo”, ha detto Zakharova. “E’ scritto nella nota ufficiale del ministero degli Esteri bulgaro: l’aereo può sorvolare la Bulgaria, ma Maria Zakharova non può essere su questo aereo”, ha detto, denunciando un “precedente pericoloso”.

Zakharova ha accusato l’Occidente di voler ostacolare la partecipazione di Lavrov alla riunione, che sarà boicottata dall’Ucraina e dai Paesi baltici per denunciare la presenza del ministro degli Esteri russo. Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha invece detto che la sua presenza è “utile”, perchè ascolterà direttamente le ragioni per cui la Russia è “isolata”. 

In apertura del Consiglio annuale dell’organizzazione, il presidente, il ministro degli Esteri della Macedonia del Nord, Bujar Osmani, ha detto che “la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina è un insulto” ai valori dell’Osce

Questa guerra, ha aggiunto, “mina la fiducia, il dialogo e la nostra capacità di agire”. Osmani ha parlato davanti a Lavrov, cui arrivo ha spinto l’Ucraina, la Polonia e i Paesi baltici a boicottare l’incontro.