La grande tristezza. L’Expo 2030 a Riad

AGI – Trionfo annunciato a Parigi per Riad. La città dell’Arabia Saudita è stata votata da 119 stati membri del Bie, Bureau international des expositions, assegnando già al primo turno l’organizzazione dell’Expo 2030, ottenendo così più di due terzi di preferenze sufficienti a evitare il ballottaggio.

Grande delusione per Roma: la capitale d’Italia, che ospiterà il Giubileo del 2025, puntava al ballottaggio per poi cercare di rosicchiare voti a Riad al secondo turno e invece ha ottenuto appena 17 voti, dietro anche a Busan che di voti ne ha ottenuti 29.

World Expo 2030: 1st round of voting

Republic of Korea – 29
Italy – 17
Saudi Arabia – 119
Abstentions – 0

BIE Member States elect Saudi Arabia as host country of World Expo 2030! Congratulations Riyadh! pic.twitter.com/QPKZdBT5xs

— BIE (@bieparis)
November 28, 2023

Riad ospiterà dunque l’Esposizione Universale del 2030 e sarà la prima città araba a ospitare l’evento. La notizia è stata accolta con un’esplosione di gioia dalla delegazione saudita, che ospiterà l’esposizione con il tema “L’era del cambiamento: insieme per un futuro chiaro” tra il 1 ottobre 2030 e il 31 marzo 2031.

Bin Salman: “Sarà un Expo senza precedenti nella storia”

L’Expo del 2030 a Riad “non avrà precedenti nella Storia” e offrirà soluzioni “per tutte le sfide che ha davanti il pianeta”: lo ha assicurato il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salma’n, commentando l’assegnazione dell’esposizione universale alla capitale del regno. “Intendiamo presentare una versione eccezionale e senza precedenti della celebrazione di questo foro globale con i più alti livelli di innovazione”, si legge in una nota del principe ereditario rilanciata dall’agenzia Spa.

Per Mbs, che è anche primo ministro, l’Expo di Riad offrirà “una piattaforma globale che sfrutta le tecnologie più avanzate”, in sinergia con la “Vision 2030” dell’Arabia Saudita, il piano governativo per diversificare l’economia del regno rispetto al petrolio attraverso l’innovazioni e nuovi mega-progetti.

“Riad è la capitale di un Paese che gode di una posizione geografica strategica e importante”, ha sottolineato il principe ereditario, “giacche’ rappresenta un ponte che unisce i continenti e questo lo rende attraente per grandi eventi internazionali, gli investimenti, le visite globali, e ne fa una porta di ingresso al mondo”.

Gualtieri: “Brutta sconfitta”

“È stata una brutta sconfitta, Riad ha dilagato oltre ogni previsione e in qualche modo ha espresso una forza che avevamo visto durante questa campagna elettorale, anche economica, che ha reso questo Expo molto particolare. Siamo amareggiati, naturalmente, il nostro progetto era molto bello ma i rapporti di forza anche economici che qui sono stati espressi, come avevamo anche un po’ segnalato, denunciato, hanno portato a un voto nettissimo, a una vittoria schiacciante di Riad. Questo è un tema, naturalmente: tanti eventi internazionali stanno andando a colpi di risorse nel Golfo, noi avevamo segnalato questo problema, pero’ oggi però è avvenuto e dobbiamo accettare sportivamente la sconfitta”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha commentato a caldo con i cronisti l’esito della votazione al termine della riunione dei delegati del Bie a Issy-Les-Molineaux che ha assegnato a Riad l’organizzazione di Expo 2030. 

Gualtieri: “Il progetto di riqualificazione va avanti lo stesso”

Dopo la sconfitta per l’assegnazione di Expo 2030, a Roma rimane “un progetto bellissimo che abbiamo messo in campo di riqualificazione di un quartiere di Roma e dobbiamo portarlo avanti lo stesso, in forme diverse. C’è un’eredità del lavoro bellissimo che è stato fatto su una rigenerazione urbana di un quadrante di Roma”. Lo dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dopo l’assegnazione di Expo 2030 a Riad.

“Dal punto di vista della qualità della candidatura – aggiunge – Roma si è battuta benissimo ma qui purtroppo non si vince col premio della critica ma degli ambasciatori dei votanti, ma la qualità del progetto è un’eredità che cercheremo di portare avanti e aver messo i migliori architetti e urbanisti del mondo a misurarsi con quella sfida ci lascia delle idee preziose”, ha concluso.