L’Anm su Ilaria Salis, “imputati incatenati mani e piedi? Da noi non capita”

AGI – “Non si tratta di intervenire sulla magistratura e dire ai magistrati ungheresi assolvete o scarcerate. Ma sulle condizioni carcerarie è compito dell’esecutivo, non c’entra nulla l’autonomia e l’indipendenza”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, intervenuto a Omnibus su La7, parlando del caso di Ilaria Salis, la 39enne insegnante brianzola detenuta in Ungheria. “Non è vero quando leggo che anche da noi gli imputati vengano portati a quel modo come abbiamo visto tutti, incatenati polsi e piedi – ha sottolineato Santalucia -, è capitato 40 anni fa e non in quel modo, non davanti a un giudice, perchè da noi si sta davanti a un giudice in libertà”. “All’interno dell’Unione Europea condizioni inumane e degradanti così come vengono descritte – ha concluso il presidente dell’Anm – devono essere tempestivamente accertate e quanto abbiamo visto non può dirsi capita anche da noi: non capita”.

 

 

Sulla vicenda Salis c’è la “massima attenzione” del Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (Cpt). Lo ha spiegato il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà che, nei giorni scorsi, ha avviato “interlocuzioni” sia con il proprio omologo ungherese (il Commissario per i diritti fondamentali d’Ungheria) sia con i competenti organi del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea. Il Cpt, riferisce il Garante con una nota, ha “formalmente rassicurato l’Organismo di garanzia italiano: è stato lo stesso presidente del Cpt Alan Mitchell a confermare, infatti, al Garante che l’Organismo da lui presieduto sta seguendo con particolare attenzione ogni sviluppo relativo alle questioni evidenziate, sia nel contesto delle sue visite in Ungheria (l’ultima delle quali è stata condotta nel maggio 2023), sia nel dialogo in corso con le autorità ungheresi”. Il presidente Mitchell – conclude la nota – ha anche colto l’occasione per congratularsi con il presidente D’Ettore e con l’intero nuovo collegio del Garante che si è insediato alla fine di gennaio.