Migranti: nuova legge Ue contro i trafficanti, pene a 15 anni

AGI – La Commissione europea ha proposto una nuova legislazione per prevenire e combattere il traffico di migranti, aggiornando il quadro legislativo vecchio di 20 anni. La Commissione propone di stabilire norme minime per prevenire e contrastare il favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno non autorizzati nell’Ue con cinque obiettivi: Perseguire efficacemente le reti criminali organizzate; sanzioni armonizzate che riflettono la gravità del reato; migliorare la portata giurisdizionale; rafforzare le risorse e le capacità degli Stati membri; migliorare la raccolta e la comunicazione dei dati.

Nel dettaglio, viene proposta una definizione più chiara del reato di contrabbando per concentrarsi sulle attività motivate da vantaggi finanziari o materiali o che potrebbero causare gravi danni a una persona. Anche l’istigazione pubblica a entrare nell’Ue senza autorizzazione diventerà un reato penale. Ciò riguarda il traffico di migranti pubblicizzato attraverso strumenti digitali e social media.

I casi di reati aggravati – che causano la morte di una o più persone – saranno punibili con un livello massimo di reclusione di almeno 15 anni, aumentato dagli attuali 8 anni previsti dalla legislazione Ue esistente. La giurisdizione degli Stati membri si applicherà anche, ad esempio, quando le imbarcazioni affondano in acque internazionali e le persone muoiono. La giurisdizione degli Stati membri si estende anche ad altri casi, compresi i reati commessi a bordo di navi o aeromobili immatricolati negli Stati membri e i reati commessi da persone giuridiche che operano nell’Ue.

L’obiettivo è colpire in modo mirato le reti criminali. “Attività come l’assistenza umanitaria da parte delle Ong, l’adempimento di un obbligo legale di ricerca e salvataggio, l’assistenza da parte dei familiari e degli stessi migranti non devono essere criminalizzate”, precisa la Commissione. E ancora, secondo la Commissione, gli Stati membri devono disporre di risorse adeguate per le proprie autorità nazionali per garantire un’efficace prevenzione, indagine e perseguimento dei trafficanti.

Gli Stati membri devono anche lavorare sulla prevenzione del traffico di migranti, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione, programmi di ricerca e istruzione. Infine gli Stati membri saranno tenuti a raccogliere e comunicare dati statistici su base annuale per migliorare la portata, l’individuazione dei casi e la risposta al traffico di migranti. La Commissione propone inoltre un regolamento per rafforzare il ruolo di Europol e la cooperazione tra agenzie nella lotta contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani.