Oltre 10 mila persone per l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin

AGI – Si sono conclusi a Padova i funerali di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Oltre 10 mila persone hanno partecipato alle esequie, officiate dal vescovo di Padova Claudio Cipolla e da numerosi sacerdoti. Presenti il ministro alla Giustizia Carlo Nordio, il presidente della Regione Luca Zaia e molti sindaci. Il vescovo ha salutato in particolare i tanti giovani presenti.

Nella basilica di Santa Giustina sono state deposte le corone funebri del presidente della Repubblica, della presidente del Consiglio dei Ministri e dei presidenti di Camera e Senato. 

“Sono un coetaneo di Giulia, ho 21 anni – spiega Matteo – e mi sono sentito di esprimere la mia vicinanza alla famiglia. Come maschi siamo in difficoltà, si cerca di fare del nostro meglio ma c’è sempre qualcuno nel gruppo che ha atteggiamenti non corretti”. “Sono qui per dare solidarietà a questa ragazza” dice Grazia. In fila ci sono persone di tutte le età. Vincenzo, 73 anni: “Sono qui perché i femminicidi non si limitano a questo caso, spero che questa società si dia una calmata”. 

La diretta

13:01 – La diocesi: oltre 10 mila persone ai funerali

Sono state superate abbondantemente le 10 mila presenze ai funerali di Giulia Cecchettin che sono stati officiati nel duomo cittadino. Lo riferisce la diocesi veneta. Moltissime le persone, tantissimi i giovani, radunatesi soprattutto all’esterno della cattedrale e che hanno salutato la ragazza tributadole applausi, una commossa ovazione, facendo ‘rumore’ agitando le chiavi, nel segno della volontà di non accettare più nel silenzio gli abusi e le violenze. 

12:31 – Il padre: il femminicidio viene da una cultura che svaluta donne

“Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne”, dice Gino Cecchetin durante l’orazione funebre. “Donne vittime proprio di coloro che avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita”. 

12:28 – Il padre: era una giovane donna straordinaria

“Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare”. E ricordo di Giulia Cecchettin del padre Gino.

12:25 – Dopo i funerali la piazza ‘fa rumore’

La piazza di Prato della Valle ‘fa rumore’ come accaduto durante le manifestazioni contro la violenza sulle donne negli ultimi giorni. Chi con le chiavi, chi muovendo altri oggetti, un ultimo saluto e ‘promessa’ di non dimenticare per Giulia

12:22 – La folla scandisce il nome di Giulia, papà ringrazia a mani giunte

Gino Cecchettin ringrazia la folla a mani giunte al termine del funerale della figlia Giulia Cecchettin. Le persone presenti in piazza urlano ‘Giulia, Giulia’.

12:19 La bara bianca coperta di rose gialle lascia la chiesa

Il feretro di Giulia Cecchettin viene portato fuori dalla basilica dopo le esequie. La bara bianca è coperta da rose gialle. Un lungo applauso la accoglie.

12:13 – Il padre: una pioggia di dolore fecondi nostre vite

Voglio sperare che questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e possa germogliare e produca un terreno di amore e pace. Addio Giulia, amore mio.” Si è conclusa cosi l’orazione funebre di Gino Cecchetti

12:00 – Il vescovo: chiediamo pace del cuore anche per Filippo

“Donaci, Signore, anche la pace del cuore, del mio cuore e del cuore di tutti i presenti, Chiediamo la pace del cuore anche per Filippo e la sua famiglia. Il nostro cuore cerca tenerezza, comprensione, affetto, amore. La pace del cuore è pace con se stessi, con il proprio corpo, con la propria psiche, con i propri sentimenti soprattutto quelli che riguardano il senso delle azioni che compiamo e il senso della vita. Il nostro cuore è il luogo dove il Vangelo e la Pasqua di Gesù di Nazareth bussano con delicatezza pronti a dispiegare la loro forza umanizzante”. Così il vescovo di Padova, Claudio Cipolla. “Il volto di Giulia – aveva detto nell’omelia – è stato sottratto alla nostra vista. Resta impresso nell’affetto e nella memoria di chi l’ha conosciuta e apprezzata. Ora noi posiamo lo sguardo su quello di Gesù, il Signore, via verità e vita; in Lui brilla il volto di Giulia, (vicino alla mamma), da Lui si accendano ancora il desiderio che cresca per tutti la passione per la vita”. 

11:56 – E stata distribuita la comunione ai fedeli fuori da chiesa

I concelebranti del vescovo Carlo Cipolla stanno distribuendo la Comunione ai fedeli fuori dalla basilica dove si celebra il funerale di Giulia Cecchettin.

11:48 – Abbraccio tra Nordio e il padre

Abbraccio tra il ministro della giustizia Carlo Nordio e Gino Cecchettin alle esequie di Giulia al momento dello scambio del segno di pace. 

11:47 – Mattarella: riaffermare il valore del rispetto della vita

“Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati in ogni ambito e va ribadito con forza in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia in occasione del centenario della ‘Stella al merito’. 

11:36 – Il papà indossa un fiocco rosso contro la violenza sulle donne

La sorella Elena stretta al padre Gino e al fratello diciassettenne sono seduti in prima fila assieme alla nonna Carla nella basilica dove si celebrano le esequie di Giulia Cecchettin. Papà Gino indossa il fiocco rosso simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. 

11:32 – Il vescovo: alziamo sguardo oltre il buio

“Domenica è iniziato il tempo dell’avvento, tempo che educa all’attesa, ad alzare lo sguardo oltre il buio: dal tronco ferito e spezzato della nostra umanità spunti un germoglio, come evocava il profeta nella prima lettura. Non sappiamo quando, non sappiamo come, ma è forza che apre vie di riscatto, di affrancamento da ogni forma di negazione della vita”. Lo ha detto nella sua omelia il vescovo di padovam Claudio Cipolla, ai funerali di Giulia Cecchettin.

11:27 – Un’amica recita la prima lettura, “germoglierà un fiore”

È toccata a Giulia Zecchin, una delle più care amiche di Giulia Cecchettin, la prima lettura durante le esequie. La famiglia ha scelto un brano dal libro del profeta Isaia: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici”. 

11:25 – Il vescovo ai giovani, “Amare di più, amare meglio”

“I nostri, anche se umani e responsabili, sono sempre tentativi di amore, e noi siamo sempre in cammino e sempre in ricerca della strada migliore. Forse voi giovani potete osare di più rispetto al passato: avete a disposizione le università e gli studi, avete possibilità di incontri e confronti a livello internazionale, avete più opportunità e benessere rispetto a 50 anni fa. Nella libertà potete amare meglio e di più: questa è la vostra vocazione e questa può e deve diventare la vostra felicità”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della città.

11:24 – Il vescovo: difendiamo la vita in piazze e Palazzi

“Le piazze, le aule universitarie, i palazzi, le nostre case possono certo diventare quei luoghi dove poter difendere i diritti dei più deboli e creare le condizioni per una vita sociale e individuale all’insegna della giustizia e della libertà. Ma i cammini intrapresi in questi spazi saranno efficaci e giungeranno a dei risultati duraturi nella misura in cui dentro ciascuno di noi si comporrà l’armonia annunciata dal profeta”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della città.

11:26 – Il vescovo: mai più atti di sopraffazione e abuso

“Insegnaci, Signore, la pace tra generi, tra maschio e femmina, tra uomo e donna. Vogliamo imparare l’amore e vivere nel rispetto reciproco, cercando anzi il bene dell’altro nel dono di noi stessi. Non possiamo più consentire atti di sopraffazione e di abuso; per questo abbiamo bisogno di concorrere per riuscire a trasformare quella cultura che li rende possibili”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della città. “Ti domandiamo, o Signore, la pace nel rapporto tra generazioni, tra giovani, adulti e anziani così che il coraggio e le aspirazioni – ha aggiunto – possano coniugarsi con la sapienza e la profondità di chi conosce la storia e ne interpreta le direttrici. Così che non torni ad essere accolto tra le possibilità a nostra disposizione cià che già ha prodotto il male. Donaci, Signore, anche la pace del cuore, del mio cuore e del cuore di tutti i presenti, Chiediamo la pace del cuore anche per Filippo e la sua famiglia. Il nostro cuore cerca tenerezza, comprensione, affetto, amore. La pace del cuore è pace con se stessi, con il proprio corpo, con la propria psiche, con i propri sentimenti soprattutto quelli che riguardano il senso delle azioni che compiamo e il senso della vita. Il nostro cuore è il luogo dove il Vangelo e la Pasqua di Gesù di Nazareth”. 

11:23 Il vescovo: il suo sorriso ci manca, custodiamone progetti

“Il sorriso di Giulia mancherà al papà Gino, alla sorella Elena e al fratello Davide e a tutta la sua famiglia; mancherà agli amici ma anche a tutti noi perché il suo viso ci è divenuto caro. Custodiamo però la sua voglia di vivere, le sue progettualità, le sue passioni. Le accogliamo in noi come quel germoglio di cui parla il profeta. Perché desideriamo insieme attendere la fioritura del mondo nel quale finalmente anche i nostri occhi saranno beati”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della città.

11:21 – L’omelia del vescovo: in noi amarezza, tristezza e rabbia 

“La conclusione di questa storia lascia in noi amarezza, tristezza, a tratti anche rabbia ma quanto abbiamo vissuto ha reso evidente anche il desiderio di trasformare il dolore in impegno per l’edificazione di una società e un mondo migliori, che abbiano al centro il rispetto della persona (donna o uomo che sia) e la salvaguardia dei diritti fondamentali di ciascuno, specie quello alla libera e responsabile definizione del proprio progetto di vita”. Lo ha detto nella sua omelia il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, ai funerali di Giulia Cecchettin. “Questo impegno – ha aggiunto – è indispensabile non solo per garantire qualità di vita al singolo individuo ma anche per realizzare quei contesti sociali e quelle reti in cui le persone siano valorizzate in quanto soggetti in grado di dare un contributo originale e creativo”. E ancora: Non avremmo voluto vedere quello che i nostri occhi hanno visto né avremmo voluto ascoltare quello che abbiamo appreso nella tarda mattinata di sabato 18 novembre. Per sette lunghi giorni avevamo atteso, desiderato e sperato di vedere e sentire cose diverse. Ed invece ora siamo qui, in molti, con gli occhi, anche quelli del cuore, pieni di lacrime e con gli orecchi bisognosi di essere dischiusi ad un ascolto nuovo”.

11:20 – Già in 8 mila fuori dalla chiesa

Sono già 8.000 le persone che si sono radunate davanti alla basilica di Padova dove sono in corso le esequie di Giulia Cecchettin. Lo comunica la Diocesi, secondo cui molte altre persone stanno affluendo. 

11:08: Il vescovo: “L’addio sia stringerci ai suoi ideali

Il vescovo di Padova Carlo Cipolla apre le esequie di Giulia Cecchettin salutando le autorità presenti e “tutti i giovani”. “L’addio a Giulia sia abbracciarci e stringersi a lei e alla sua famiglia e ai suoi ideali”, afferma il prelato.