OpenAI annuncia il ritorno di Sam Altman come ceo

AGI – Meno di una settimana dopo essere stato estromesso da OpenAI, la star della Silicon Valley Sam Altman è tornato al timone della start-up dietro ChatGPT, che subirà un’importante revisione della governance.

“Abbiamo raggiunto un accordo di principio per il ritorno di Sam in OpenAI come ceo”, ha dichiarato la società spiegando che sarà ricostituito in parte il consiglio di amministrazione che lo aveva destituito. Bret Taylor, ex co-Ceo di Salesforce, e Larry Summers, ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, si uniranno al ceo di Quora e attuale direttore Adam D’Angelo.
“Stiamo lavorando sui dettagli. Grazie per la vostra pazienza nel frattempo”, ha aggiunto la start-up di punta dell’intelligenza artificiale.

Sam Altman, che Microsoft aveva annunciato di voler assumere lunedì, tre giorni dopo il suo licenziamento, ha dichiarato a seguito dell’annuncio di avere il sostegno di Satya Nadella, il numero uno del gigante tecnologico, per tornare al timone di OpenAI.

“Con il nuovo consiglio di amministrazione e il sostegno di Satya, non vedo l’ora di tornare a OpenAI e costruire una forte partnership” con Microsoft, ha scritto su X (ex Twitter). Anche il suo collega Greg Brockman, l’ex presidente del consiglio di amministrazione che lo ha seguito in Microsoft, ha annunciato il suo ritorno su X.

OpenAI è stata fondata nel 2015 come organizzazione no-profit. Da allora ha stretto una partnership con Microsoft, che ha investito miliardi di dollari e le ha dato accesso alla sua infrastruttura informatica per consentirle di sviluppare modelli di IA sempre piu’ potenti. Il gigante informatico è anche azionista di minoranza – a un livello non rivelato – del ramo privato di OpenAI, controllato dalla fondazione originaria.

L’estromissione a sorpresa di Sam Altman, avvenuta venerdì scorso, ha provocato un terremoto nella Silicon Valley, ricordando ad alcuni il licenziamento di Steve Jobs da parte di Apple nel 1985, che anni dopo ne assunse la direzione.

Secondo una lettera pubblicata da diversi media statunitensi, quasi 700 dei 770 dipendenti di OpenAI, compreso il primo amministratore delegato ad interim, hanno minacciato nel fine settimana di dimettersi se Sam Altman, 38 anni, non fosse tornato.

Lunedì l’ex capo di Twitch Emmett Shear, anch’egli nominato amministratore delegato a interim, ha annunciato l’avvio di una verifica indipendente sugli ultimi eventi.
Il nuovo consiglio di amministrazione, pur rimanendo piccolo come quello precedente, si differenzia drasticamente per l’esperienza dei suoi primi membri, che sono tutti uomini.

Bret Taylor, 43 anni, co-creatore di Google Maps, è un ex direttore dello specialista di software Salesforce. Ha lavorato come direttore tecnico di Facebook (Meta) ed è stato anche membro del consiglio di amministrazione di Twitter, che è diventato X 1uando Elon Musk ha preso il controllo del social network.

Summers, 68 anni, professore di Harvard, è l’ex segretario del Tesoro degli Stati Uniti ed è stato capo economista della Banca Mondiale. Adam d’Angelo, 39 anni, è una figura molto nota nella Silicon Valley ed è uno dei superstiti del precedente consiglio di amministrazione. Ha fondato il sito di domande e risposte Quora.

D’altra parte, Ilya Sutskever, la mente di OpenAI, l’imprenditrice Tasha McCauley e Helen Toner, direttore della strategia di un istituto di ricerca sulle nuove tecnologie, non sono stati menzionati e potrebbero essere stati allontanati.

Sutskever, noto per essere molto preoccupato per i progressi dell’IA e per il timore che possa finire per perseguire obiettivi in contrasto con quelli dell’umanità, ha dichiarato lunedì che “si rammarica sinceramente del (suo) coinvolgimento nella decisione del consiglio di amministrazione” di estromettere Altman.

Il lancio della prima versione di ChatGPT, il 30 novembre 2022, ha dato il via a una corsa alla cosiddetta IA generativa, cioè all’IA in grado di creare contenuti (testi, immagini, suoni) su richiesta nel linguaggio quotidiano.