Povertà e isolamento, la guerra in Ucraina colpisce gli anziani

AGI – La guerra in Ucraina non colpisce solo i giovani o i padri di famiglia, costretti a imbracciare le armi per difendere il loro Paese. Secondo un rapporto di Amnesty International anche gli anziani sono fortemente colpiti dal conflitto che amplifica fenomeni come la povertà, l’angoscia e l’isolamento. Uno stato di vulnerabilità crescente esacerbata da fenomeni diffusi come l’emigrazione o il reclutamento dei giovani da cui molti di loro dipendono. Il rapporto, composto da 95 pagine e 159 interviste, analizza i problemi di persone di eta’ avanzata afflitte da cecità, mobilità ridotta o demenza.

Acceso agli alloggi

A causa dei bombardamenti russi, milioni di persone hanno perso le loro case in Ucraina. Molti di questi sfollati sono anziani, le cui pensioni basse rendono impossibile trovare un nuovo alloggio da soli. In questa situazione, molti di loro finiscono nelle scuole o in altri tipi di infrastrutture pubbliche progettate per ospitare gli sfollati. Strutture che non sono state preparate per rispondere alle esigenze particolari di cui necessitano. “Una famiglia è arrivata con una nonna che a malapena riusciva a salire le scale dell’edificio”, ha spiegato Irina Borodina, direttrice di un asilo che ora ospita 57 sfollati nella regione nord-orientale di Kharkiv.

“Sapevo che questa persona aveva bisogno di aiuto, ma noi non siamo un ospizio, non abbiamo personale per queste cure”, ha spiegato riferendosi alla carenza di personale nel centro per sfollati improvvisato. Il governo ucraino fornisce assistenza finanziaria a queste persone, ma non abbastanza da permettere loro di affittare un alloggio per conto proprio. 

Assenza di servizi

Nelle aree vicine al fronte, la guerra ha spinto la maggior parte della popolazione attiva e giovane a emigrare. Tra coloro che preferiscono vivere sotto la minaccia dell’artiglieria e dei razzi russi restano soprattutto gli anziani, che non si sentono abbastanza indipendenti per ricominciare altrove. Molti dei familiari o degli operatori dei servizi sociali che si occupavano di loro, sono partiti per zone più sicure o stanno combattendo in guerra.

Anton Yefanov è vice capo dell’amministrazione militare nella città meridionale di Kherson, una delle più colpite dal fuoco russo. “Ci sono persone anziane che sono rimaste in città, hanno una mobilita’ ridotta e i loro parenti sono partiti durante l’occupazione (russa)”, afferma nel rapporto. “Non c’è nessuno che vada ad aiutarli, a portare loro cibo o medicine, e non possono andare nei centri di assistenza”. Si stima che a Kherson siano rimaste 6.000-7.000 persone che si trovano in questa situazione.

Segregazione e isolamento

L’incapacità dei centri per sfollati di accogliere gli anziani con disabilita’ ha portato molti di loro a separarsi definitivamente dalle loro famiglie. In molti casi, data anche la partenza di vicini, questo significa essere condannati all’isolamento.

“Gli anziani affetti da demenza o da altre forme di deterioramento cognitivo rischiano maggiormente di ‘perdersi’ dopo aver perso i contatti con i familiari durante la guerra”, si legge nel rapporto. Amnesty, nel rapporto, ha raccontato molti casi di anziani che vivono permanentemente negli ospedali pur non avendo bisogno di cure. Una situazione diffusa e che rende questa guerra ancora più nefasta.