Prosegue la liberazione degli ostaggi. Hamas e Israele trattano sulla tregua

AGI – Israele ha ricevuto da Hamas l’elenco degli ostaggi che saranno rilasciati nella giornata di oggi. Lo riporta il sito del quotidiano israeliano Haaretz. I media egiziani riferiscono che è stata raggiunta un’intesa preliminare per estendere la tregua tra israeliani e palestinesi. Il quotidiano egiziano Al-Araby Al-Jadeed riferisce che è stata raggiunta un’intesa preliminare per prolungare la tregua per altri due giorni, alle stesse condizioni attualmente osservate. Il giornale ha citato come fonte funzionari egiziani. “Continuare sulla strada del terrore, della violenza, degli omicidi e della guerra significa dare ad Hamas ciò che cerca”. Questo invece il messaggio su X il presidente americano, Joe Biden.

Funzionari israeliani hanno confermato al quotidiano Haaretz che la proposta era all’esame, ma non è stata ancora confermata. Sempre Haaretz riferisce che una fonte israeliana afferma che l’accordo su una proroga dipenderà dalla possibilità che Hamas continui a rilasciare 10 ostaggi israeliani al giorno. 

A daily message to the residents of Gaza after the extension of the temporary operational pause:

⭕️ Do not try moving to northern Gaza, which is considered a war zone. You can only move to the south of Wadi Gaza via the Salah al-Din Road.

⭕️ It is forbidden to approach within… https://t.co/8HMjHJ3xcA

— Israel Defense Forces (@IDF)
November 29, 2023

Intanto Washington conferma di non avere prove che Hamas si stia rifiutando di rilasciare gli ostaggi americani a Gaza per usarli come leva nei confronti degli Usa. È quanto riferito dalla Casa Bianca. Gli Stati Uniti pensano che siano otto/nove gli americani ancora nelle mani del Movimento islamico nella Striscia, dopo il rilascio di Abigail Edan, la bimba di 4 anni rimasta orfana dopo l’attacco del 7 ottobre. Per Biden “continuare sulla strada del terrore, della violenza, degli omicidi e della guerra significa dare ad Hamas ciò che cerca“. Lo scrive su X il presidente americano

Le storie dei bambini liberati

Eitan, 12 anni, è stato picchiato e costretto a vedere i video delle violenze commesse da Hamas il 7 ottobre. Emily, che ha compiuto 9 anni mentre era prigioniera dei miliziani palestinesi, quando ha riabbracciato il padre, gli ha parlato con una voce ridotta a un sospiro, dicendogli che pensava fosse passato un anno da quando era stata sequestrata. Cominciano a emergere le drammatiche esperienze dei bambini israeliani tenuti prigionieri per più di cinquanta giorni da Hamas.

La zia di Eitan Yahalomi ha parlato a una tv francese dell’esperienza vissuta dal nipote. Il padre di Emily Hand è stato intervistato, invece, dalla Cnn. Il bambino ha raccontato alla zia che, durante la prigionia, sentiva piangere di continuo i bambini e che i più piccoli venivano zittiti sotto la minaccia delle armi.

“Hamas – ha rivelato la zia al network francese Bmtv – lo ha costretto a vedere quelle immagini orribili del 7 ottobre, tutte per intero”. Thomas Hand, padre di Emily, in un’intervista molto emotiva, ha rivelato che la figlia, una volta tornata a casa, ha cominciato a piangere in modo disperato. “La cosa più sconvolgente – ha dichiarato alla Cnn – la cosa più disturbante è stato scoprire che lei parlava sospirando, con un filo di voce, non riuscivo neanche a sentirla. Ho dovuto mettere l’orecchio sulle sue labbra”. “Era stata obbligata in tutto questo tempo – ha aggiunto – a non fare rumore”.

I media egiziani riferiscono che è stata raggiunta un’intesa preliminare per estendere la tregua tra israeliani e palestinesi. Il quotidiano egiziano Al-Araby Al-Jadeed riferisce che e’ stata raggiunta un’intesa preliminare per prolungare la tregua per altri due giorni, alle stesse condizioni attualmente osservate. Il giornale ha citato come fonte funzionari egiziani. Funzionari israeliani hanno confermato al quotidiano Haaretz che la proposta era all’esame, ma non e’ stata ancora confermata. Sempre Haaretz riferisce che una fonte israeliana afferma che l’accordo su una proroga dipenderà dalla possibilità che Hamas continui a rilasciare 10 ostaggi israeliani al giorno.

Gli scontri in Cisgiordania

Un raid militare israeliano nella città di Jenin in Cisgiordania. Alcune zone sono state chiuse con posti di blocco istituiti lungo le strade verso la città. Al Jazeera afferma che si sono verificati scontri armati tra truppe israeliane e combattenti palestinesi, con almeno otto persone ferite. Centinaia di soldati israeliani avrebbero preso parte al raid, supportati da più di 50 veicoli blindati.