Prosegue l’offensiva israeliana a Gaza, raid nella notte a Jenin

AGI – Prosegue l’offensiva di Israele contro Hamas. Raid aerei hanno colpito Jabaliya e intensi combattimenti sono in corso a Khan Yunis. Le forze di Tel Aviv hanno inoltre colpito posizioni di lancio e strutture di Hezbollah in Libano. In Cisgiordania, invece, l’esercito israeliano ha schierato oltre 50 veicoli blindati e quattro bulldozer in un’operazione notturna a Jenin e nel suo campo profughi.

Il bilancio delle vittime palestinesi, secondo Hamas, ha toccato quota 15.899 morti, il 70% delle quali donne e bambini. Da ieri tutti i servizi di telecomunicazione nella Striscia sono stati interrotti e le organizzazioni umanitarie temono che ciò possa ostacolare la fornitura di “assistenza salvavita”, mentre le Nazioni Unite paventano uno “scenario ancora più infernale” a Gaza dove, secondo Tel Aviv, ci sono ancora 137 ostaggi nelle mani degli islamisti. Secondo il Wall Street Journal, Israele ha un piano per allagare il sistema di tunnel utilizzato da Hamas con acqua pompata dal Mar Mediterraneo. 

01:03 – Inviati a Gaza 180 camion di aiuti umanitari

Circa 180 camion di aiuti umanitari internazionali sono stati inviati ieri al valico di Rafah per entrare a Gaza. Lo riferiscono le autorità di Israele. I camion che trasportano cibo, acqua, attrezzature mediche e altri rifornimenti sono stati inviati “su richiesta dell’amministrazione statunitense e in coordinamento con l’Egitto”.

00:53 – Piano di Israele per allagare i tunnel con l’acqua di mare

Israele ha preparato un piano per allagare il sistema di tunnel di Hamas sotto la Striscia di Gaza con acqua pompata dal Mar Mediterraneo. È quanto riporta un’inchiesta del Wall Street Journal. Citando funzionari statunitensi, l’articolo afferma che il mese scorso le forze di difesa israeliane hanno installato cinque grandi pompe idriche vicino al campo profughi di al-Shati a Gaza City, in grado di allagare la rete sotterranea in poche settimane pompando migliaia di metri cubi d’acqua all’ora nei tunnel. I funzionari affermano che Israele ha allertato gli Stati Uniti riguardo al piano il mese scorso, ma non ha ancora deciso se attuarlo. Tra le preoccupazioni di Washington, secondo l’inchiesta, i potenziali danni alla falda acquifera e al suolo di Gaza, se l’acqua di mare e le sostanze pericolose presenti nei tunnel penetrassero al loro interno.