Sì, viaggiare, con qualche diritto in più

AGI  – La Commissione europea ha presentato una serie di proposte per migliorare i diritti dei viaggiatori nell’UE in caso di ritardo o cancellazione del loro viaggio, traendo lezioni dalle difficoltà osservate durante la crisi del Covid.

L’UE ha già previsto il diritto al volo alternativo, al rimborso, al risarcimento o all’assistenza in caso di interruzione del viaggio in aereo, treno, nave o pullman.  Bruxelles, tuttavia, vuole migliorare ulteriormente i diritti dei passeggeri attraverso l’introduzione di un modulo di reclamo standard che sia “semplice da capire” e valido in tutta l’UE. Gli operatori dovranno inoltre pubblicare rapporti sul rispetto dei diritti dei passeggeri: gestione dei reclami, puntualità, ecc.

Nel trasporto aereo, l’esecutivo europeo vuole rafforzare in particolare i diritti dei passeggeri che hanno prenotato il volo tramite un intermediario. Propone di modificare la legislazione in modo che le compagnie aeree abbiano accesso ai dettagli di contatto di questi passeggeri per poterli contattare direttamente e informarli meglio in caso di problemi.

Sempre nel trasporto aereo, i passeggeri che richiedono un risarcimento devono anche ricevere spiegazioni chiare sulla persona da contattare per il rimborso del biglietto e sulla procedura da seguire. Sia la compagnia aerea che l’intermediario tramite il quale sono stati acquistati i biglietti devono poi garantire che l’eventuale rimborso sarà effettivo entro 14 giorni.

Per quanto riguarda i viaggi organizzati, la caparra versata dai clienti non può superare il 25% del prezzo totale, salvo motivata eccezione, e gli operatori non possono richiedere il pagamento integrale prima di 28 giorni prima dell’inizio del viaggio.

In caso di annullamento del pacchetto da parte dell’operatore o del viaggiatore, i clienti dovranno essere informati del loro diritto a richiedere il rimborso anziché i voucher e questi ultimi dovranno essere automaticamente rimborsati se non utilizzati prima della scadenza del periodo di validità.

La Commissione europea assicura di aver imparato la lezione dalla crisi Covid nel 2020 e dal fallimento del tour operator britannico Thomas Cook nel 2019, che ha visto molti clienti lottare per ottenere il rimborso delle loro prenotazioni.

“Garantiremo che il diritto al rimborso sia inattaccabile. Questa proposta fornisce soluzioni concrete a problemi concreti”, ha dichiarato il commissario per la Giustizia e i diritti dei consumatori, Didier Reynders.