Torna De Rossi, Capitan Futuro, l’ultima bandiera Roma

AGI – Al timone della Roma, ‘nave sanza nocchiere in gran tempesta’ sale Capitan Futuro. L’ex bandiera giallorossa, erede designato per un decennio di Francesco Totti per la fascia di capitano che poi ha indossato solo per un paio d’anni da ‘capitano titolare’ – Totti si è ritirato a 40 anni nel 2017 mentre De Rossi lo ha fatto nel 2019 – dopo 18 anni ritornerà alla Roma nel ruolo di allenatore ‘traghettatorè (contratto fino a fine stagione) e farà il suo esordio sulla panchina giallorossa nella sfida di campionato contro il Verona di sabato pomeriggio all’Olimpico.

Una scelta quasi ‘obbligata’ per i Friedkin che hanno deciso di chiudere in anticipo (e un po’ a sorpresa, almeno per la tempistica) il rapporto con Mourinho, tecnico idolatrato da gran parte della tifoseria rumorosa giallorossa.

Daniele De Rossi, ‘DDR’, è una scelta di cuore, certamente accettata di buon grado da tutti i tifosi perchè, dopo Francesco Totti, è lui l’ultima bandiera della Roma. Un calciatore eccezionale per qualità e per risultati. In maglia giallorossa dal 2001 al 2019 ha giocato 616 partite e segnando 63 reti in tutte le competizioni. è il secondo giocatore con più presenze nella storia del club dopo Francesco Totti. In maglia giallorossa, con cui ha giocato dal 2001 al 2019, ha conquistato per due volte la Coppa Italia, nel 2007 e nel 2008, e una Supercoppa Italiana nel 2007. 

Oltre allo straordinario cammino con la Roma, De Rossi ha avuto una grande carriera in Nazionale. Con la maglia dell’Italia ha raccolto 117 presenze diventando il quarto giocatore italiano con il maggior numero di presenze in nazionale. Con 21 gol è, inoltre, il calciatore non attaccante più prolifico nella nazionale del dopoguerra e il secondo in assoluto dopo Adolfo Baloncieri in tale particolare classifica.

Ha preso parte a otto grandi tornei internazionali, conquistando il Mondiale nel 2006 insieme ai compagni di squadra Francesco Totti e Simone Perrotta. Inoltre ha raggiunto la finale del campionato d’Europa 2012 e il terzo posto alla Confederations Cup 2013. A livello olimpico ha vinto la medaglia di bronzo al Giochi olimpici di Atene 2004 e a livello giovanile è stato campione d’Europa Under-21 nel 2004.

Nel 2006 fu nominato miglior calciatore giovane dall’Associazione italiana calciatori, mentre nel 2009 è stato da questa nominato migliore calciatore italiano. Nel 2012 fu uno dei 23 giocatori inseriti nel ‘Team of the Tournament’ del campionato europeo di quell’anno. Dopo il ritiro dal calcio giocato, De Rossi ha fatto parte dello staff tecnico dell’Italia nell’Europeo giocato nel 2021 e terminato con la vittoria degli Azzurri a Wembley dell’11 luglio, prima dell’esperienza come allenatore della Spal nella scorsa stagione. La sua esperienza alla guida degli estensi in serie B dura per 17 panchine in cui, tra campionato e coppa nazionale, raccoglie solo 3 vittorie prima di venir sollevato dall’incarico insieme a tutto il suo staff.

Per i tifosi giallorossi Daniele De Rossi è anche DDR 16, il giocatore che con la maglia numero 16 ha rappresentato l’ultima bandiera, ammainata appena due anni dopo l’addio della Bandiera, quella con la ‘b’ maiuscola, Francesco Totti. La sua maglia è stata ereditata (gliel’ha ‘concessà lo stesso De Rossi, di cui era grande amico) da Leandro Paredes, ma i tifosi sperano che siano la grinta e la sapienza tattica che l’ex Capitan Futuro metteva in campo la vera eredità che possa passare ai calciatori che negli ultimi tempi sembravano smarriti (al pari del loro tecnico portoghese).