Un morto in un’irruzione in una chiesa italiana di Istanbul, arrestato uno dei killer

AGI – La polizia turca ha arrestato uno dei due killer autori dell’attacco avvenuto questa mattina alla chiesa italiana Santa Maria Draperis di Istanbul. I due sicari, incappucciati, si sono introdotti nel luogo di culto cristiano situato nel quartiere di Sariyer durante la messa domenicale e hanno ucciso un uomo di 52 anni, identificato come C.T. L’altro aggressore è ancora in fuga.

 

Il governo turco ha espresso “la ferma condanna del vile attacco” alla chiesa e ha annunciato di aver avviato “un’inchiesta a tutto raggio per catturare gli aggressori”. Lo ha detto il ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya sui social media.

 

Secondo il ministro, “due persone con il volto coperto hanno aperto il fuoco su C.T., che era tra i presenti alla messa, e purtroppo ha perso la vita”, ha spiegato il ministro, senza fornire ulteriori dettagli sull’identità del defunto. Secondo il sito on-line turco T24, gli aggressori sono entrati in chiesa durante la messa, con il volto coperto da passamontagna, e hanno aperto il fuoco sui presenti, provocando la morte di una persona con un colpo di pistola alla testa prima di fuggire; il media riferisce anche che ci sono stati feriti, cosa non confermata dalle autorità. 

 

 

“Le motivazioni concretamente non si conoscono, debbono essere ancora verificate, ma gli elementi che finora sembrano emergere lasciano ipotizzare un attacco di matrice religiosa, una motivazione di intolleranza religiosa”. Così a Vatican News, monsignor Massimiliano Palinuro, Vicario apostolico di Istanbul e Amministratore apostolico di Costantinopoli  dopo l’attacco armato in chiesa. Dopo l’offertorio “due persone armate sono entrate esplodendo molti colpi di pistola in aria”, ha raccontato monsignor Palinuro. Poi c’è stata “la reazione di uno dei fedeli, che aveva anche qualche problema di salute mentale, quindi ha avuto il coraggio di protestare contro questo atteggiamento, probabilmente in risposta a questo atto hanno risposto uccidendo questa persona”.

 

“La nostra comunità è letteralmente sconvolta”, ha denunciato il vescovo. “Naturalmente, è il momento della preghiera, della solidarietà alla comunità cattolica di Buyukdere, e naturalmente è il momento della preghiera per la persona che è defunta. Come comunità cristiana chiediamo alle autorità di fare chiarezza e di cercare la verità. Chiediamo, ovviamente, soltanto giustizia per questa persona che ha perso la vita. E nello stesso tempo, chiediamo maggiore sicurezza perchè sia garantita l’incolumità dei fedeli delle comunità cristiane che perseverano nella fede, che con coraggio a volte affrontano anche tragitti molto lunghi per partecipare alla celebrazione eucaristica”.

 

 

 

Monsignor Palinuro ha aggiunto di non conoscere la vittima che, però, “era ben nota da parte del parroco della chiesa e della comunita'”. Ha confermato che “era una persona anche con qualche problema psicologico, però – ha precisato- forse proprio per questo è stata l’unica ad avere avuto il coraggio di affrontare questi terroristi che avevano invaso la chiesa; e probabilmente proprio per questo gesto di coraggio è stata uccisa”.

Giorgia Meloni, ignobile atto

“Il Governo italiano, tramite la Farnesina, segue gli aggiornamenti su quanto accaduto questa mattina nella Chiesa di Santa Maria a Istanbul. Esprimiamo profondo cordoglio e la più ferma condanna per l’ignobile atto”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni su X. 

Tajani, Farnesina segue la situazione

 Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso “cordoglio e ferma condanna per il vile attacco nella Chiesa di Santa Maria” a Istanbul, in cui è morta una persona.
Il capo della diplomazia italiana, che ha parlato su X, ha assicurato che “la Farnesina segue la situazione con l’Ambasciata ad Ankara e il Consolato a Istanbul” e si è detto “certo che le autorità turche arresteranno i responsabili”.