Un razzo colpisce una scuola a Tel Aviv. Carri armati a Khan Younis

AGI – Prosegue l’offensiva di Israele contro Hamas. Raid aerei hanno colpito Jabaliya e intensi combattimenti sono in corso a Khan Yunis, dove l’esercito è arrivato con i carri armati. Le forze di Tel Aviv hanno inoltre colpito posizioni di lancio e strutture di Hezbollah in Libano. In Cisgiordania, invece, l’esercito israeliano ha schierato oltre 50 veicoli blindati e quattro bulldozer in un’operazione notturna a Jenin e nel suo campo profughi.

Il bilancio delle vittime palestinesi, secondo Hamas, ha toccato quota 15.899 morti, il 70% delle quali donne e bambini. Secondo l’Anp in Cisgiordania le vittime sono 260. Da ieri tutti i servizi di telecomunicazione nella Striscia sono stati interrotti e le organizzazioni umanitarie temono che ciò possa ostacolare la fornitura di “assistenza salvavita”, mentre le Nazioni Unite paventano uno “scenario ancora più infernale” a Gaza dove, secondo Tel Aviv, ci sono ancora 137 ostaggi nelle mani degli islamisti.

Secondo il Wall Street Journal, Israele ha un piano per allagare il sistema di tunnel utilizzato da Hamas con acqua pompata dal Mar Mediterraneo. Tel Aviv ha ammesso che la seconda fase della guerra è “militarmente complicata”.

15:13 Libano, soldato ucciso in bombardamento Israele

Un militare libanese è rimasto ucciso in un bombardamento israeliano contro una postazione dell’esercito. Lo hanno riferito le forze armate di Beirut in un comunicato.

15:07 Razzi su Tel Aviv, colpita una scuola; un ferito da schegge

Le sirene sono risuonate a Tel Aviv, verso cui sono stati lanciati una quindicina di razzi da Gaza. Un 40enne è rimasto leggermente ferito da schegge, hanno fatto sapere i soccorritori, mentre l’emittente Kan ha mostrato un grosso frammento di razzo su un marciapiede della città. Foto rilanciate sui media mostrano anche danni a un’aula in una scuola, colpita da uno dei razzi.

14:58 Media, carri armati israeliani a Khan Yunis

Le forze armate israeliane hanno lanciato un assalto a Khan Yunis, la principale città nel sud della Striscia di Gaza. Secondo testimoni citati da media palestinesi, carri armati sono entrati a Bani Suheila, nella periferia orientale di Khan Yunis: parte delle truppe si sono fermate lì e altre hanno proseguito, prendendo posizione ai margini di un complesso residenziale finanziato dal Qatar chiamato Hamad City. 

13:46 Onu, “non è possibile” creare zone sicure a Gaza

Per l’Onu la creazione di cosiddette zone sicure a Gaza per la popolazione civile “non è possibile”. “Non sono scientifiche, non sono razionali, non sono possibili e penso che le autorità ne siano consapevoli”, ha affermato James Elder, portavoce dell’Unicef, insistendo che le zone sicure dichiarate da Israele “non possono essere sicure né umanitarie se dichiarate unilateralmente”.
La pretesa che esista un posto sicuro nella Striscia in cui le persone possano fuggire è “brutale”: lì si dovrebbero garantire “cibo, acqua, medicine e riparo”, mentre nell’enclave palestinese “questi sono del tutto assenti… Si tratta di minuscoli appezzamenti di terra arida, o sono angoli di strada, sono marciapiedi,” ha sottolineato. “Non c’è acqua, né strutture, né riparo dal freddo e dalla pioggia e non ci sono servizi igienici”.

12:23 L’Oms, la situazione a Gaza peggiora di ora in ora

La situazione a Gaza “sta peggiorando di ora in ora”: lo dichiara Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Organizzazione mondiale della sanità nel territorio. “C’è un’intensificazione dei bombardamenti dappertutto, incluse le aree meridionali come Khan Yunis e persino Rafah”, ha detto Peeperkorn secondo quanto riferito da Reuters. Peeperkorn ha aggiunto che gli aiuti umanitari che hanno raggiunto la Striscia di Gaza sono insufficienti: “Voglio che un punto sia chiaro: stiamo assistendo a un crescente disastro umanitario”.

12:15 Erdogan, “sosteniamo Qatar, cessate il fuoco e’ priorita'”

La Turchia sostiene gli sforzi del Qatar per la liberazione degli ostaggi, ma ritiene prioritario giungere a un cessate il fuoco. è questo il messaggio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenuto nella capitale del Qatar Doha, in occasione del Consiglio di cooperazione del Golfo. “Sosteniamo con convinzione gli sforzi del Qatar per permettere la liberazione degli ostaggi. Avremmo voluto però che la tregua divenisse un cessate il fuoco e purtroppo l’esito è stato diverso. Benjamin Netanyahu (premier Israele ndr) sta mettendo a repentaglio l’intera regione. La nostra priorità è un cessate il fuoco permanente”, ha detto Erdogan. 

12:04 morti altri due soldati israeliani, 80 da inizio guerra

Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di altri due soldati mentre combattevano a Gaza, portando a 80 il bilancio totale dall’inizio dell’operazione di terra nella Striscia. Si tratta del 24enne Yahel Gazit e il 34enne Gil Daniels.

11:50 Anp, 260 morti in Cisgiordania dall’inizio della guerra

In Cisgiordania, il ministero della Sanità palestinese ha denunciato che Israele ha ucciso 260 persone dall’inizio della guerra, il 7 ottobre. Nello stesso periodo di tempo, sono rimaste ferite 3.200 persone. 

11:48 Unrwa, date le ultime 300 tende, in migliaia vivono all’aperto

“Come Unrwa stiamo distribuendo le nostre ultime 300 tende”. Lo ha annunciato il direttore a Gaza dell’agenzia Onu per i palestinesi, Thomas White, sottolineando che “migliaia senza riparo vivono all’aperto” e questo “prendera’ delle vite”.

11:38 Israele bombarda siti Hezbollah in sud Libano

Caccia israeliani hanno attaccato diversi siti di Hezbollah nel sud del Libano, incluse postazioni di osservazione, depositi di armi e altri siti militari. Si tratta della riposta ai ripetuti attacchi con razzi e missili lanciati stamane dal movimento sciita filo-Iran nel nord di Israele, caduti in aree aperte, senza causare feriti. 

11:37 droni Gb voleranno su Gaza per localizzare ostaggi

A Londra, il ministero della Difesa ha reso noto che l’esercito britannico effettuerà “voli di sorveglianza” nel Mediterraneo orientale, anche su Israele e la Striscia di Gaza, per localizzare gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas nell’enclave palestinese. “Il velivolo non sarà armato, non avrà un ruolo di combattimento e il suo unico scopo sarà quello di localizzare gli ostaggi”, ha spiegato il governo britannico, aggiungendo che alle autorità competenti saranno consegnate “solo le informazioni relative al salvataggio degli ostaggi”. Lo riferisce l’agenzia Reuters

11:30 Israele, “la seconda fase guerra complicata militarmente”

“Israele si aspetta pesanti combattimenti nella seconda fase della sua guerra a Gaza”, una fase che sarà “difficile da un punto di vista militare”: lo ha detto uno dei portavoce del governo israeliano. Elon Levy, che si occupa dei rapporti con la stampa straniera, ha aggiunto che il governo è aperto ad accettare “critiche costruttive” per minimizzare i danni alla popolazione civile a Gaza, purché “le critiche -ha aggiunto- siano coerenti con l’obiettivo di Israele di distruggere Hamas”. Lo riferisce l’agenzia Reuters.

11:29 Qatar, vergognosa inerzia della comunità internazionale

L’emiro del Qatar, sceicco Tamim bin Hamad al-Thani, ha definito “vergognosa” l’inerzia della comunità internazionale sul conflitto tra Israele e Hamas. Aprendo i lavori del Consiglio di cooperazione del Golfo, l’emiro ha dichiarato che “è vergognoso per la comunità internazionale permettere che questo odioso crimine continui da quasi due mesi, durante i quali continua la sistematica e deliberata uccisione di civili innocenti, tra cui donne e bambini”. 

10:48 La Francia congela per 6 mesi i beni del leader di Hamas a Gaza

La Francia ha congelato per sei mesi i beni del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, che è anche l’uomo considerato il ‘cervello’ dell’attacco del 7 ottobre a Israele. Il governo non ha però chiarito quale sia l’importo di questi beni.

10:33 – Atteso l’incontro tra Netanyahu e i familiari degli ostaggi

In Israele, le famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza dovrebbero incontrare oggi, alle 13:30 ora locale, il gabinetto di guerra. Lo riferisce la stampa locale. Ieri un gruppo che rappresenta le famiglie ha annunciato che avrebbe organizzato un sit-in permanente davanti al quartier generale dell’esercito israeliano fino a quando il governo di Benjamin Netanyahu non li avesse incontrati. 

10:05 – Israele completa accerchiamento campo profughi Jabalia

L’esercito israeliano ha completato l’accerchiamento del campo profughi di Jabalia, nel Nord della Striscia di Gaza, “una delle roccaforti di Hamas” dove ha distrutto “infrastrutture terroristiche”. Lo ha reso noto un portavoce militare.
“Sono state prese le postazioni militari chiave da dove sono stati effettuati gli attacchi contro le truppe israeliane. Le truppe hanno attaccato le infrastrutture terroristiche, hanno piazzato armi e lanciatori in complessi civili e hanno ordinato alle forze aeree di attaccare numerosi terroristi”, ha aggiunto il comunicato. 

09:40 – Johnasson: alto rischio attacchi terroristici in Ue

“Con la guerra tra Israele e Hamas e la polarizzazione che provoca nella nostra società, con l’avvicinarsi delle festivita’ natalizie c’è un enorme rischio di attacchi terroristici nell’Unione europea. Lo abbiamo visto di recente a Parigi, purtroppo l’abbiamo visto anche prima”. Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, al suo arrivo al Consiglio Affari interni. “Questo è un dibattito importante che avremo oggi nel Consiglio. Annuncerò inoltre che ora metteremo a disposizione ulteriori 30 milioni di euro per la protezione, ad esempio, dei luoghi di culto”, ha aggiunto. 

08:21 – Israele innalza allerta viaggi per Gb, Francia, Germania

In Israele, il Consiglio di sicurezza nazionale ha alzato il livello di allerta per i viaggi che gli israeliani vorranno fare in diversi Paesi europei, tra cui Francia, Regno Unito e Germania. La loro classificazione indica una “potenziale minaccia” in questi Paesi e aumenta il livello di allerta a due su cinque. “Non stiamo dicendo agli israeliani di non andare in Europa, ma di essere più vigili del solito”, ha riferito un alto funzionario dell’istituto.

07:51 – Oms chiede a Israele ritiro ordine vuotare magazzini Gaza

Il direttore generale dell’Oms ha chiesto a Israele di ritirare l’ordine di svuotare il suo magazzino di materiale sanitario a Gaza entro 24 ore. “Chiediamo a Israele di ritirare l’ordine e di adottare tutte le misure possibili per proteggere i civili e le infrastrutture civili, compresi gli ospedali e le strutture umanitarie”, ha scritto Tedros Adhanom Ghebreyesus su X.

07:34 – Violenti combattimenti nei pressi di Khan Younis

Ci sono stati nella notte pesanti combattimenti vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Una realtaà preannunciata visto che le truppe israeliane hanno ampliato la loro offensiva verso il Sud dell’enclave dove e’ previsto uno scenario “ancora più infernale” dell’attuale.
Ieri tra l’altro l’esercito israeliano ha lanciato volantini su alcuni quartieri per avvertire che era “imminente” un “terribile attacco” e ordinare ai residenti di andarsene. Testimoni hanno riferito di veicoli militari israeliani avvistati lungo il tratto meridionale della principale arteria di collegamento tra il Nord e il Sud di Gaza, blindati che sparavano “contro auto e persone” in movimento. L’esercito israeliano ha anche indicato una ventina di aree del centro di Gaza dove non è sicuro rimanere e ha invitato tutti a spostarsi più a Sud, pubblicando le mappe online.

07:18 l’Iran assicura di non esser coinvolto in attacchi a forze Usa

L’Iran assicura di non essere coinvolto in alcuno degli attacchi contro le truppe statunitensi: lo ha riferito l’ambasciatore alle Nazioni Unite Amir Saeid Iravani all’agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim. È la risposta al consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, secondo il quale Washington ha “tutte le ragioni per credere” che gli attacchi contro le navi nel Mar Rosso, attacchi lanciati dagli Houthi nello Yemen, siano “assolutamente resi possibili dall’Iran”. 

05:34 – Idf: mancano ancora 137 ostaggi, 17 sono donne e bambini

“Ci sono ancora 137 ostaggi nelle mani dei terroristi di Hamas a Gaza. Tra questi, 17 sono donne e bambini”. Lo scrivono su X Forze di Difesa israeliane (Idf), aggiungendo: “Abbiamo l’obbligo morale di continuare a fare di tutto per riportare tutti a casa”. 

05:21 – 3 soldati israeliani morti a Gaza,totale vittime sale a 78

L’esercito israeliano ha annuncuato la morte di altri tre soldati uccisi nella Striscia di Gaza. Sale a 78 il bilancio delle vittime dall’inizio dell’offensiva di terra israeliana, a fine ottobre. Le forze di difesa israeliane hanno inoltre affermato che altri quattro soldati sono rimasti gravemente feriti mentre combattevano nel nord di Gaza.

05:01 – in 2 giorni decine migliaia sfollati palestinesi a Rafah

Decine di migliaia di sfollati interni palestinesi sono arrivati a Rafah, il governatorato più meridionale di Gaza, negli ultimi due giorni. Lo ha dichiarato l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA). “Dato che i rifugi nella città di Rafah hanno superato di gran lunga la loro capacità, la maggior parte degli sfollati interni recentemente arrivati si sono stabiliti nelle strade e negli spazi vuoti in tutta la città, dove hanno eretto tende e rifugi di fortuna”, si legge nella dichiarazione. Lo spostamento massiccio di sfollati arriva dopo che l’esercito israeliano ha annunciato, domenica scorsa, l’espansione delle operazioni di terra all’intera Striscia di Gaza. 

03:38 Onu, a Gaza si rischia “scenario ancora piu’ infernale”

Con le operazioni di terra israeliane ora concentrate nel sud di Gaza, “non esistono” le condizioni per fornire aiuti, e si avvicina nell’enclave palestinese “uno scenario ancora più infernale”. È l’allarme lanciato dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Lynn Hastings. Rafah, riferisce l’Onu, è stata l’unica località di Gaza dove lunedi’ sono stati distribuiti aiuti limitati – farina e acqua – mentre nella vicina Khan Younis le distribuzioni sono quasi cessate a causa dell’intensità dei combattimenti. Decine di migliaia di palestinesi in fuga da Khan Younis per Rafah non hanno un posto dove stare e si accampano nelle strade e in altre aree all’aperto “dove montano tende e ripari di fortuna”. Tutti i servizi di telecomunicazione a Gaza sono stati interrotti lunedì sera e le organizzazioni umanitarie temono che la mancanza di comunicazioni ostacolerà ulteriormente la fornitura di “assistenza salvavita”. 

03:17 – Offensiva di Israele a Jenin con 50 veicoli blindati

Le forze armate israeliane hanno schierato oltre 50 veicoli blindati e quattro bulldozer in un raid effettuato nella notte nella città di Jenin, in Cisgiordania, e in particolare nel suo campo profughi. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. In queste ore, riporta l’emittente Al Jazeera, sarebbero in corso scontri armati al centro di Jenin.

02:44 – Israele, raid aerei su Jabaliya, truppe verso Khan Yunis

Nelle prime ore del mattino le forze armate israeliane hanno effettuato “attacchi aerei significativi a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza”. Inoltre, nelle ultime ore, l’IDF “ha completato un’altra fase della manovra di terra verso la città di Khan Yunis, concentrandosi sulla strada principale che porta dai campi centrali verso il centro della città”.

02:05 – Almeno 63 giornalisti uccisi dall’inizio del conflitto

Almeno 63 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi a Gaza, in Israele e in Libano dall’inizio del conflitto il 7 ottobre. È la stima del Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), riportata dalla Cnn. Il bilancio delle vittime comprende 56 giornalisti palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi. 

01:16 Israele,attaccate strutture militari Hezbollah in Libano

“Aerei da caccia dell’aeronautica militare israeliana hanno attaccato posizioni di lancio, infrastrutture terroristiche e una struttura militare dell’organizzazione terroristica Hezbollah in Libano in risposta ai lanci verso il territorio dello Stato di Israele la notte scorsa”. Lo annunciano su X le Forze di Difesa israeliane (Idf). 

01:03 – Inviati a Gaza 180 camion di aiuti umanitari

Circa 180 camion di aiuti umanitari internazionali sono stati inviati ieri al valico di Rafah per entrare a Gaza. Lo riferiscono le autorità di Israele. I camion che trasportano cibo, acqua, attrezzature mediche e altri rifornimenti sono stati inviati “su richiesta dell’amministrazione statunitense e in coordinamento con l’Egitto”.

00:53 – Piano di Israele per allagare i tunnel con l’acqua di mare

Israele ha preparato un piano per allagare il sistema di tunnel di Hamas sotto la Striscia di Gaza con acqua pompata dal Mar Mediterraneo. È quanto riporta un’inchiesta del Wall Street Journal. Citando funzionari statunitensi, l’articolo afferma che il mese scorso le forze di difesa israeliane hanno installato cinque grandi pompe idriche vicino al campo profughi di al-Shati a Gaza City, in grado di allagare la rete sotterranea in poche settimane pompando migliaia di metri cubi d’acqua all’ora nei tunnel. I funzionari affermano che Israele ha allertato gli Stati Uniti riguardo al piano il mese scorso, ma non ha ancora deciso se attuarlo. Tra le preoccupazioni di Washington, secondo l’inchiesta, i potenziali danni alla falda acquifera e al suolo di Gaza, se l’acqua di mare e le sostanze pericolose presenti nei tunnel penetrassero al loro interno.