All’accordo politico sui limiti di pesca, l’Italia vota contro

AGI  – Dopo tre giorni di negoziati, i ministri della Pesca dell’Ue hanno concordato le possibilità di pesca nell’Atlantico, nel Mare del Nord, nel Mediterraneo e nel Mar Nero per il 2024.

“L’accordo politico raggiunto dal Consiglio è in linea con l’obiettivo di garantire la pesca a lungo termine sostenibilità degli stock ittici, tutelando allo stesso tempo i mezzi di sussistenza delle comunità che dipendono dalla pesca”, spiega il Consiglio. L’Italia ha votato contro la proposta.

“I ministri hanno deciso di continuare a ridurre lo sforzo di pesca a strascico del 9,5%, in combinazione con altri strumenti di gestione, come l’ulteriore riduzione dei limiti di cattura per i gamberetti di acque profonde e il proseguimento del congelamento dello sforzo per i pescherecci con palangari”, ha spiegato il commissario all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, al termine del Consiglio.

“L’accordo amplia inoltre il meccanismo di compensazione introdotto nel 2022, concedendo tra il 4,5 e un massimo del 6% di giorni di pesca aggiuntivi per i pescherecci da traino, a seconda di quante misure di conservazione aggiuntive gli Stati membri applicherebbero”, ha evidenziato.