Juve bloccata in casa dall’Empoli 

AGI – Dopo cinque vittorie consecutive in campionato, la Juventus (in inferiorità numerica dal 18′ per il rosso a Milik) incappa in un pesantissimo passo falso casalingo contro l’Empoli. All’Allianz Stadium finisce 1-1 con il botta e risposta tra Vlahovic e Baldanzi: la squadra di Allegri si porta momentaneamente a +2 in vetta sull’Inter ma con due gare giocate in più, lasciando la chance ai nerazzurri di tornare avanti già da domani in caso di successo con la Fiorentina.

 

Punto d’oro in chiave salvezza invece per gli uomini di Nicola, reduci dal bel successo con il Monza e ora a quota 17 in classifica, a -1 dal quartultimo posto. I bianconeri provano subito a prendere in mano il comando delle operazioni, ma fanno fatica a trovare sbocchi nei pressi dell’area di rigore avversaria.

 

Il primo grande episodio del match arriva al 18′ quando l’arbitro, dopo esser stato richiamato dal Var, opta per l’espulsione di Milik a seguito di un’entrata scomposta del polacco ai danni di Cerri, che costringe la Juve a proseguire per tutto il resto del match in inferiorità numerica.

 

Di emozioni se ne contano veramente poche, ma proprio a pochi istanti dall’intervallo i padroni di casa avrebbero una ghiotta chance per sbloccare: Gyasi regala letteralmente il pallone a Miretti, che s’invola verso la porta ma due passi calcia alto complice anche il provvidenziale disturbo in chiusura di Walukiewicz.

 

Nonostante l’uomo in meno, la squadra di Allegri inizia a premere sull’acceleratore a inizio ripresa e trova il vantaggio al 50′: da situazione di corner un rimpallo favorisce il solito Vlahovic, che sotto porta non può sbagliare la girata dell’1-0. L’Empoli però non ci sta e al 70′ la pareggia a sorpresa con un gioiello del neo entrato Baldanzi, che lascia partire un destro chirurgico dal limite dell’area indirizzato direttamente all’angolino dove Szczesny non può arrivare.

 

Nel finale i bianconeri provano a fare il massimo per andare a caccia del gol vittoria, ma non trovano fortuna e si devono accontentare di un pareggio.