La Francia nella morsa del Grande Freddo

AGI – Un’ondata di freddo polare sta avvolgendo la Francia, con un crollo rapido delle temperature, a meno 10 gradi nel Nord e nell’Est, mentre l’allerta meteo è scattata in 40 regioni, di cui alcune hanno già attivato il piano “Grande Freddo”.

Alle prime ore del giorno episodi di gelate sono stati segnalati su buona parte del territorio nazionale, con un record di meno 9 gradi a Langres, – 7 a Strasburgo, – 5 a Parigi, dove in mattinata sono caduti densi fiocchi di neve. Già da ieri in 60 dipartimenti è stato predisposto lo stato di vigilanza giallo per la neve e il ghiaccio, e in 11 altri, di montagna, il rischio è quello di valanghe; del resto sta già nevicando nei Pirenei, dove la circolazione è complicata sopra i 500 metri di altitudine.

La giornata più fredda è attesa per domani quando, secondo le previsioni, l’indicatore termico nazionale – ovvero la media di 30 rilievi in varie regioni – scenderà sotto la soglia fatidica dello zero. A ‘salvarsi’ dalla morsa del freddo estremo e del gelo saranno soltanto i territori affacciati sul Mediterraneo (Sud) e sull’Atlantico (Ovest).

Dopo un “periodo particolarmente mite della stagione”, il freddo “si farà sentire per buona parte della prossima settimana”, ha annunciato Mètéo-France. Il Paese è reduce da grave inondazioni che nei giorni scorsi hanno devastato la regione del Nord e del Pas de Calais (Nord), colpita da ingenti danni materiali, ancora oggi in vigilanza arancione.

La prefettura di Parigi e dell’Ile de France sta attuando il piano ‘Grand Froid’, mettendo a disposizione diverse centinaia di posti letto per accogliere le persone più vulnerabili. Dispositivi di prevenzione e vigilanza vengono predisposti in altre regioni quali Hauts de Seine, Bas Rhin, Loire Atlantique.

Il piano in questione è un sistema varato dai prefetti, che prevede l’apertura di ulteriori posti di alloggio di emergenza per i senzatetto. Scatta quando le temperature minime avvertite scendono a livelli molto bassi e consiste nell’apertura di luoghi di accoglienza d’emergenza in edifici pubblici non adibiti a tale scopo nei periodi abituali, come palestre o scuole.

Secondo gli esperti di Mètéo-France, “con il cambiamento climatico, le ondate di freddo sono ancora possibili anche se il clima si riscalda”, ma sono state “più rare, meno lunghe e meno intense” negli ultimi 35 anni. L’episodio dei prossimi giorni non risponderebbe ai criteri di una “ondata di freddo” in senso stretto. In Francia le quattro ondate di freddo più lunghe e violente sono state osservate nel febbraio 1956, gennaio 1963, gennaio 1985 e gennaio 1987.