La tregua tra Israele e Hamas prolungata di due giorni. Liberati altri 11 ostaggi

AGI –  La liberazione di 11 ostaggi israeliani, tutti con doppio passaporto e in gran parte minori, avvenuta in cambio del rilascio di 33 detenuti palestinesi è avvenuta la sera di lunedì, in quello che doveva essere l’ultimo scambio dell’ultimo giorno della tregua concordata la scorsa settimana. Ma oggi dal Qatar è invece giunta la notizia che la tregua è stata prolungata di altri due giorni, durante ognuno dei quali saranno liberati non meno di dieci ostaggi e 30 prigionieri palestinesi. Sono gli avvenimenti principali della 52/ma giornata del conflitto scatenato lo scorso 7 ottobre dal sanguinoso attacco di Hamas nelle zone di Israele confinanti con la Striscia di Gaza.

In tutto, gli ostaggi rilasciati da venerdì scorso sono 50. Tre degli undici che stanno facendo ritorno a casa 3 sono francesi, 2 tedeschi e 6 argentini, secondo quanto fatto sapere dal Qatar che svolge il ruolo di mediatore. L’autorità carceraria israeliana ha poi dichiarato che 33 detenuti palestinesi sono stati liberati “durante la notte” secondo i termini dell’accordo di tregua che ha permesso il ritorno degli ostaggi di Hamas.
La mossa porta a 150 il numero di prigionieri liberati dopo la scadenza iniziale della tregua di quattro giorni, che può essere rinnovata.

Inoltre, Hamas ha lasciato liberi 19 ostaggi in più rispetto a quelli stabiliti nell’accordo: si tratta in gran parte di thaliandesi che lavoravano in Israele. L’estensione della tregua è stata accolta con favore dalla Casa Bianca che auspica di vederla ulteriormente prolungata, mentre il segretario dell’Onu Antonio Guterres l’ha considerata una “luce di speranza nelle tenebre della guerra”

Oltre allo scambio di ulteriori prigionieri, il prolungamento della tregua permetterà l’entrata di nuovi aiuti umanitari nella Striscia di Gaza sotto assedio da sette settimane. Dal 7 ottobre, quando Hamas ha ucciso 1.200 persone, per la gran parte civili e catturato 240 ostaggi, la rappresaglia israeliana è stata durissima e ha finora provocato la morte di 14.854 persone secondo Hamas. Di queste, 6.150 erano minori. Secondo il portavoce della Casa Bianca John Kirby, l’Hamas libererà nei prossimi due giorni altri 20 fra donne e bambini.

In un colloquio con il presidente Joe Biden, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che “dopo l’accordo torneremo al nostro obiettivo di eliminare Hamas e assicurarci che la striscia di Gaza non sia più quello che era“.

Secondo l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (UNRWA), per soddisfare le esigenze umanitarie della popolazione di Gaza dovrebbero entrare nella Striscia 200 camion di aiuti al giorno per almeno due mesi”. All’ospedale di Al-Shifa, il più grande di Gaza, controllato da alcuni giorni dall’esercito israeliano, anche gli ultimi pazienti, ovvero 156 feriti, sono stati evacuati verso strutture che si trovano a Sud; una nave porta elicotteri della marina francese è arrivata nel porto egiziano di Al-Arich dove servirà da base ospedaliera per i feriti di Gaza.

Biden: “Ho lavorato per il prolungamento della pausa umanitaria”

“Mi sono impegnato profondamente negli ultimi giorni per assicurarmi che questo accordo potesse portare a risultati”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, commentando il prolungamento di altri due giorni della pausa umanitaria a Gaza. “Finora – ha dichiarato in una nota diffusa dalla Casa Bianca – più di cinquanta ostaggi sono stati rilasciati e restituiti alle loro famiglie. Una di loro è stata la piccola Abigail, che ha compiuto quattro anni mentre era in prigione dopo che i suoi genitori erano stati uccisi di fronte ai suoi occhi e lei era stata presa in ostaggio dai terroristi di Hamas il 7 ottobre”. Biden ha spiegato di aver parlato con la famiglia della bambina e di essersi impegnato con Israele a garantirle tutto il sostegno medico e psicologico.

“La pausa umanitaria”, ha ricordato Biden “ha messo in moto una crescita significativa dell’aiuto umanitario verso civili innocenti”

“Gli Stati Uniti – ha continuato il presidente – sfrutteranno in pieno la pausa nei combattimenti per incrementare l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza e continueremo i nostri sforzi per costruire un futuro di pace e dignità per il popolo palestinese”. Biden ha inoltre ringraziato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, lo sceicco Tamim Bin Hamald Al-Thani, del Qatar, e il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi per il “loro impegno in questo processo e nel raggiungimento di un’estensione di quarantotto ore”. “Noi – ha concluso – non ci fermeremo fino a quando tutti gli ostaggi in mano ad Hamas saranno rilasciati”.