Roma presenta il piano per affrontare i cambiamenti climatici

AGI – “La prima strategia di adattamento climatico di Roma Capitale che presentiamo oggi è un documento importante per affrontare la sfida più grande dei nostri tempi, una sfida mondiale che tocca e colpisce le città e Roma in misura molto significativa. Il 18 gennaio 2023 abbiamo presentato in aula l’avvio di questo lavoro con l’impegno di presentare entro un anno il piano per mettere in sicurezza Roma dai cambiamenti climatici.

 

Il 2023 è stato l’anno più caldo da quando si sono effettuati i monitoraggi scientifici. Non c’è tempo da perdere”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presentando in Campidoglio la Strategia di adattamento climatico di Roma Capitale alla presenza dell’assessore all’ambiente Alfonsi e di quello all’Urbanistica, Veloccia.

 

“La strategia individua gli obiettivi indispensabili per adattare sul territorio gli scenari che potranno avvenire entro il 2050 – ha aggiunto il sindaco – una strategia che punta a eliminare questi rischi e ha un orizzonte temporale ampio. Ma è uno scenario in cui bisogna agire subito, proseguendo ciò che abbiamo iniziato ma facendo molto altro. Gli obiettivi fondamentali tengono assieme la visione che vogliamo portare avanti per rispondere alle sfide per fare che la città diventi più vivibile, attraente ed inclusiva – ha detto ancora – tutte questa azioni, oltre a ridurre li specifici rischi, hanno anche un impatto positivo in tutti gli aspetti per migliorare la qualità della vita delle persone nella città, aumentando anche la coesione territoriale. Vogliamo ridurre i rischi per la sicurezza delle persone e siamo certi che miglioreremo la qualità della vita”. 

 

Gualtieri, 400mila cittadini in zone a rischio

 

“La dimensione della vulnerabilità della città di Roma è impressionante: ci sono 400mila abitanti in aree a rischio, 245mila cittadini vivono in zone interessate a fenomeni di alluvioni-lampo. Se consideriamo gli effetti degli aumenti delle temperature, dobbiamo poi considerare che il 9% popolazione di Roma vive in quartieri a rischio in periodi prolungati di ondate di calore”. Così il sindaco Roberto Gualtieri, presentando in Campidoglio le linee guida della strategia di adattamento climatico del piano Clima per Roma ha sottolineato la situazione di emergenza che si vive in particolari zone della Capitale. Entrando nel dettaglio del piano, Gualtieri ha spiegato poi che “il lavoro si sviluppa in tre parti: impatto dei cambiamenti climatici in corso e i rischi per Roma. Poi tratta dei diversi cantieri che apriremo per mettere in sicurezza la rete fognaria, la riforestazione urbana e la riqualificazione urbana”.

 

“Sono quattro le criticità prioritarie da affrontare – ha detto ancora il primo cittadino – e sono i seguenti: 1) la maggiore intensità delle piogge e delle alluvioni; 2) la sicurezza degli approvvigionamenti idrici in scenario in cui si registrano maggiori periodi di siccità; 3) la crescita delle ondate di calore in una città con quartieri a rischio a causa del cosiddetto ‘effetto-isolà di calore urbano. Una situazione paradossale visto che Roma è la città più verde d’Europa con zone urbanizzate con pochissimo verde; 4) l’intensificarsi di impatti sul litorale costiero in uno scenario di innalzamento del livello del mare”.

 

Il piano per affrontare le emergenze climatiche, ha spiegato il sindaco, prevede di partire dai quartieri più fragili “dove rafforzeremo la prevenzione e i presidi sociali per non far sentire sole le persone. Sono investimenti che riducono in realtà l’esigenza di intervenire a valle dei danni provocati da questi eventi climatici – ha aggiunto – quindi interventi opportuni anche dal punto di vista della crescita economica e della qualità della spesa pubblica. A questo proposito – ha detto ancora – ci sono tre tipi di misure che saranno adottate: misure che riguardano la prevenzione civile, allerta importante per sensibilizzazione dei cittadini e si rafforza il piano di coordinamento. Ci saranno poi misure di monitoraggio per conoscere gli scenari di criticità e, infine, misure che rafforzino la resilienza: sono 25 misure di adattamento climatico per rafforzare resilienza anche nel contesto sociale per affrontare eventi climatici”.

 

“Alcune di queste misure sono già in corso – ha spiegato ancora – una parte significativa delle risorse arrivate a Roma in diverse forme sono spese lungo questi assi. Ci sono poi spese per il rischio geologico che sono state individuate anche se non ancora trovate: 840 milioni di euro. è fondamentale che vengano trovare perchè servono per interventi fondamentali”, ha detto Gualtieri.