Gli Stati Uniti preoccupati per il raid nel centro Onu per gli sfollati di Gaza

AGI – La Casa Bianca ha condannato il bombardamento di un centro delle Nazioni Unite nel sud di Gaza, ribadendo la sua posizione secondo cui Israele ha la “responsabilità di proteggere i civili” mentre prosegue la sua guerra contro Hamas. Il direttore dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) di Gaza ha dichiarato che due proiettili di carro armato hanno colpito un edificio che ospitava 800 persone nella città di Khan Yunis, provocando la morte di 9 persone e il ferimento di altre 75. “Siamo gravemente preoccupati per le notizie di oggi di attacchi che hanno colpito una struttura dell’Unrwa – con successive segnalazioni di incendi nell’edificio – in un quartiere nel sud di Gaza dove, secondo quanto riferito, si erano rifugiati più di 30.000 sfollati palestinesi”, ha detto in un comunicato Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.

Watson ha poi definito una tragedia la morte e il ferimento di bambini durante i tre mesi di guerra “strazianti”. Nonostante gli Stati Uniti continuino a sostenere Israele nella conflitto contro “i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile”, Tel Aviv deve conservare “la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari”, ha proseguito il funzionario sottolineando che anche il presidente Joe Biden è impegnato a “lavorare per aumentare l’assistenza umanitaria sa Gaza e per riportare a casa tutti gli ostaggi detenuti”. Anche il Dipartimento di Stato ha deplorato gli attacchi alla struttura delle Nazioni Unite e ha sottolineato che gli operatori umanitari devono essere protetti in modo da poter continuare a fornire assistenza vitale ai civili. L’esercito israeliano ha “accerchiato” Khan Yunis, la principale città meridionale di Gaza diventata l’epicentro dei combattimenti. L’attacco al rifugio Onu ha scatenato la condanna internazionale, con le Nazioni Unite che hanno denunciato un “palese disprezzo” per le regole di guerra.