Le famiglie delle vittime dell’incidente della Malaysia Airlines chiedono nuove ricerche

AGI – I parenti dei di passeggeri cinesi morti quando un aereo della Malaysia Airlines scomparve quasi 10 anni fa hanno chiesto una nuova indagine, mentre un tribunale di Pechino ha iniziato a esaminare il loro nuovo appello per un risarcimento. L’aereo MH370 è scomparso l’8 marzo 2014, trasportando 239 persone, per lo più provenienti dalla Cina, in rotta da Kuala Lumpur a Pechino.

Più di 40 famiglie hanno intentato causa contro Malaysia Airlines, il produttore di aerei Boeing, il produttore di motori Rolls Royce e il gruppo assicurativo Allianz, ha detto l’emittente statale CCTV. Secondo Zhang Qihuai, un avvocato citato da CCTV, le richieste legali delle famiglie si concentrano sul risarcimento e sulla scoperta della verità dietro la scomparsa del volo.

Quasi nessuna traccia dell’aereo è stata trovata in una zona di ricerca di 120.000 chilometri quadrati (46.000 miglia quadrate) nell’Oceano Indiano, e sono stati raccolti solo alcuni detriti. L’operazione guidata dall’Australia, la più grande nella storia dell’aviazione, è stata sospesa nel gennaio 2017.

Le famiglie hanno diffuso una lettera aperta indirizzata al primo ministro malese Anwar Ibrahim, chiedendo una nuova ricerca dell’aereo scomparso secondo il principio “No find, no fee”. 

“I nostri familiari sperano di cercare il volo MH370 da soli”, si legge nella lettera, aggiungendo che “i membri della famiglia sono disposti a investire il proprio denaro o a collaborare con persone e aziende capaci”.

Non è chiaro quale giurisdizione abbia il tribunale cinese per far valere le richieste di risarcimento nei confronti degli imputati. Ciascuna famiglia ha chiesto un risarcimento civile compreso tra 10 milioni di yuan (1,4 milioni di dollari) e 80 milioni di yuan (11,2 milioni di dollari), nonché danni morali compresi tra 30 milioni di yuan (4,2 milioni di dollari) e 40 milioni di yuan (5,6 milioni di dollari), ha riferito la CCTV. Le famiglie di oltre 110 passeggeri hanno già raggiunto un accordo con gli imputati e hanno ricevuto tra i 2,5 e i 3 milioni di yuan, ha riferito l’emittente.

Una società di esplorazione statunitense ha lanciato una caccia privata all’MH370 nel 2018, ma si è conclusa dopo diversi mesi di perlustrazione dei fondali marini senza successo. La scomparsa dell’aereo è stata a lungo oggetto di una serie di teorie, da quelle credibili a quelle stravaganti, inclusa quella secondo cui il pilota veterano Zaharie Ahmad Shah si sarebbe ribellato. Nel 2016, i funzionari malesi hanno rivelato che il pilota aveva tracciato un percorso sopra l’Oceano Indiano su un simulatore di volo domestico, ma hanno sottolineato che ciò non provava che avesse deliberatamente fatto schiantare l’aereo.

Un rapporto finale sulla tragedia pubblicato nel 2018 ha sottolineato le carenze del controllo del traffico aereo e ha affermato che la rotta dell’aereo è stata modificata manualmente. Ma non sono riusciti a giungere ad alcuna conclusione definitiva, lasciando i parenti arrabbiati e delusi.